VIDEO | L’iniziativa di Salvatore è partita da Ventimiglia lo scorso 7 maggio con l’obiettivo di accendere i riflettori sui diritti violati dei disabili
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Quando si parla del giro d'Italia si pensa subito alle due ruote, ma quello che stiamo per raccontarvi è un giro molto speciale. Infatti Salvatore Cimmino, 57enne di Torre Annunziata, lo sta portando avanti interamente a nuoto, nonostante la sua disabilità. A soli 15 anni Salvatore fu colpito da una terribile osteosarcoma, un tumore maligno che costrinse i medici all’amputazione della gamba destra.
Il mondo degli invisibili
Nonostante le difficoltà, sedici anni fa Salvatore ha iniziato la sua battaglia per rendere visibile un mondo di invisibili: quello dei disabili. E proprio per questo, con un pizzico di amarezza, ama definire la sua Italia "handicappata", perché quotidianamente vengono violati i diritti delle persone con disabilità, calpestandone la dignità fino in fondo.
La tappa in Calabria
Anche se non si definisce un grande nuotatore, Salvatore ha ideato questo giro d'Italia di 19 tappe, partendo lo scorso 7 maggio da Ventimiglia (IM) e arrivando ieri, sabato 21 agosto, a coprire la tappa Tropea-Capo Vaticano, supportato, in questo percorso di 15 km, da Rotary Club e Vela Club di Tropea e dai Comuni di Tropea e Ricadi. Un percorso che si concluderà il prossimo 9 ottobre in Friuli Venezia Giulia, con la tappa Duino-Trieste.
Diritti dei disabili
Ma la battaglia di Salvatore non è rivolta solo all’opinione pubblica: obiettivo dell’iniziativa sono anche i sindaci, con l‘invito ad attuare quell'enorme patrimonio legislativo che disciplina i piani per l'abbattimento delle barriere architettoniche. In Italia su 8mila comuni soltanto tredici si sono dotati di questo importante strumento che potrebbe rappresentare la chiave di volta per liberare dalla disabilità, una vera e propria prigione per oltre 4 milioni di italiani e le loro famiglie.