Condotto dall’avvocatessa paolana Francesca Branchicella, si è svolto all’interno della chiesa della Madonna di Montevergine – dietro l’Arco di San Francesco, nella celebre Piazza del Popolo – un incontro volto a discutere di autonomia differenziata ed emergenza sanitaria, due temi strettamente legati che, a latitudini meridionali, rischiano di rappresentare problemi per il prossimo futuro.

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La proposta sull’autonomia regionale, proposta dal ministro leghista Roberto Calderoli del governo di Giorgia Meloni, potrebbe abbattersi con effetti molto negativi sull’emergenza sanitaria da sempre in corso, soprattutto in Calabria, dove tra penuria di investimenti, strutture fatiscenti (sempre più spesso anche disorganizzate) e personale carente, si rischia di vedere aggravato uno scenario nel quale, già per molti, non resta altro da fare che raccomandarsi a Dio (ironia della sorte per un incontro organizzato in chiesa).

Il convegno dal titolo “Autonomia differenziata ed emergenza sanitaria” si è tenuto sulla scorta dell’intervento da remoto di Giuseppe Fioroni, ex Ministro della Pubblica Istruzione, accolto in sala da don Sergio Locane, don Giacomo Panizza, dal consigliere della Regione Calabria,  Antonio Billari, dal coordinatore de “La Migliore Calabria”, Aldo Maria Cupello e dall’ex segretario questore del consiglio regionale di Palazzo Campanella, Graziano Di Natale.Presenti anche il consigliere comunale di Cosenza, Bianca Rende, e l’ex sottosegretario per il Sud al Parlamento Dalila Nesci.

In particolare con don Giacomo Panizza nel suo intervento ha affermato: «Abbiate il coraggio di esercitare il diritto di cittadinanza al fine di pretendere una sanità che funzioni, una sanità giusta».
L’iniziativa - in conclusione - è servita anche per lanciare un’altra mobilitazione pubblica del Comitato per il Diritto alla Salute “Diamoci una Mano” prevista per martedì 4 Luglio.