CALABRIA - Le famiglie calabresi sono ormai sul lastrico: tra il 2012 al 2013, quasi 795 mila nuclei familiari hanno ridotto i loro consumi di oltre 1.240 milioni di euro, pari al 4,5% del prodotto interno lordo regionale. E' quanto emerge dal dossier "Borsino delle famiglie calabresi" realizzato ogni anno dall'istituto di statistica Demoskopika. Ogni nucleo familiare - mette in evidenza l'indagine – si è trovato costretto a tagliare sulle spese considerate necessarie – generi alimentari e affitti – per 1.600 euro. Nel 2013, infatti, ogni nucleo familiare calabresi, spendeva in media 1632 euro al mese, a fronte degli oltre 1700 del 2012. Una contrazione pari al 7,4%. In crescita, soltanto le spese per così dire obbligate, legate a combustibili, energia e istruzione. secondo i dati Istat aggiornati al 31 dicembre del 2013, è possibile stimare nel numero di 641.308 i soggetti in condizione di povertà relativa che sommati a loro volta a 320.654 cittadini a “rischio povertà” portano a 961.962 il totale complessivo dei disagiati in Calabria. Questo vuol dire che un cittadino calabrese su due, fa fatica ad arrivare alla fine del mese. (lc)