VIDEO | La presidente dell'associazione racconta ai nostri microfoni il difficile momento vissuto la scorsa estate fino alla mobilitazione e alla ripresa delle attività in un'altra sede: «Siamo un presidio interculturale aperto a tutte le età»
Tutti gli articoli di Attualità
Le lacrime sono un lontano ricordo. Come il caffè amaro, mandato giù al termine di un’intervista costata fatica. Un’intervista che (però) squarciò il torpore ferragostano e costrinse alla presa di posizione. Quella lettera di sfratto che intimava di lasciare la sede di via Panagulis (nel più breve tempo possibile) le era caduta addosso come un fulmine a ciel sereno e per Elena Hoo aveva tanto il sapore della fine.
«Il pensiero di non poter più svolgere le attività che, per nove anni, avevano fatto compagnia agli anziani, fu triste e doloroso. Grazie all’articolo di Cosenza Channel, un’ondata di solidarietà ci travolse, e capimmo che non saremmo stati soli nella battaglia che eravamo stati chiamati a combattere».
“Auser insorge si smantella un presidio sociale”. Lo striscione di stoffa bianco era stato issato a difesa della sede di via Panagulis, che il Comune di Rende era venuto a reclamare dopo nove anni. A bordo strada, intanto, un gruppo di anziani trovava il modo di far sentire le proprie ragioni. Elena Hoo rievoca quei giorni: «Nella rappresentazione sociale, gli anziani sono persone invisibili che non hanno bisogni. Quegli stessi anziani invece - attraverso la mobilitazione di agosto - si sono riappropriati dei propri diritti e della voglia di stare insieme».
Il tempo ha fatto un salto in avanti di sei mesi e il racconto che Elena Hoo fa a Cosenza Channel (questa volta) ha il profumo dei fiori appena sbocciati. «La nuova sede di Auser si trova a Rende in viale dei Giardini. È più grande e più bella, ma il ponte pedonale che collega questa zona residenziale al centro città tarda ad essere completato». I commissari prefettizi sono pregati (se possibile) di prendere nota.
La brochure delle attività del circolo Auser di Rende per il 2024 ha in copertina una giovane donna che abbraccia un violoncello. Di fronte a lei (in alto a sinistra), lo slogan “È tempo di essere”. Ci piace riportare i passaggi salienti della prefazione firmata dalla presidente Elena Hoo: «Siamo un presidio interculturale aperto a tutte le età; un punto di riferimento nel territorio, dove quotidianamente vengono offerte opportunità di apprendimento, arricchimento culturale, crescita personale e sociale, per migliorare la qualità della vita. Siamo cittadini, esperti, docenti, che condividono in modo gratuito tempo, saperi e competenze per sostenere le persone attraverso il volontariato civico, le attività di invecchiamento civico e l’apprendimento permanente».
Letteratura, musicoterapia, teatro, disegno, salute, corsi di lingua straniera, ballo, gioco, ginnastica sono soltanto alcune delle attività che il circolo Auser di Rende propone ai propri iscritti, insieme con i seminari tenuti da trentanove docenti dell’Università della Calabria. Unico l’obiettivo. «Il nostro scopo - dichiara la presidente Elena Hoo - è quello di fare uscire gli anziani dalla condizione di solitudine nella quale spesso sono relegati, aiutandoli a maturare una nuova consapevolezza di sé». Le parole di un anziano che dice "non ricordo come fosse la mia vita prima di frequentare l'Auser", sono il meglio che Elena Hoo possa sentirsi dire.