VIDEO | La storia del giovane che ha realizzato il suo sogno riportando il prestigioso titolo in Italia dopo sei anni. «Una grande vittoria di squadra. Il mio prossimo obiettivo? Tornare a scolpire il ghiaccio»
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A Lione a rappresentare l’Italia sul più alto gradino del podio della Pasticceria artistica mondiale, avanti a Giappone e Francia, anche il calabrese, reggino originario di Cinquefrondi oggi residente a Fano, Andrea Restuccia che ha sventolato con orgoglio e forza il nostro Tricolore. Nel team campione del mondo capitanato dal grande amico Lorenzo Puca, con il quale aveva conquistato il terzo posto alle scorse competizioni nel 2019, e Massimo Pica, sotto la guida sapiente di Alessandro Dalmasso, presidente del Club Coupe du Monde de la Patisserie 2021, selezione Italia, il ventottenne calabrese, il più giovane della squadra, ha conquistato il prestigioso titolo che, anche grazie a lui è tornato in Italia dopo sei anni.
«Nel 2015, quando sono arrivato per la prima volta a Lione e ho assistito alla vittoria dell'Italia, da quegli spalti ho sognato anche io di vincere quella stessa medaglia. Così a ventitré anni ho vinto la mia prima gara italiana e da lì è stato un susseguirsi di emozioni e di esperienze, di formazione per arrivare a questo obiettivo. Per questo bellissimo risultato mi sono allenato tanto negli ultimi sei anni. È stato un percorso impegnativo condotto anche con i miei compagni di squadra. Dedico questo premio a tutti i giovani che vogliano intraprendere questo mestiere, mettendosi in gioco con umiltà e un pizzico di follia», ha dichiarato il neocampione del mondo Andrea Restuccia, stringendo orgogliosamente tra le mani la sua brillante medaglia d'oro.
Dalla cucina di casa in Calabria al podio mondiale
Nasce da bambino nella cucina di casa, in famiglia con mamma Maria Grazia, questa passione per la pasticceria che nel tempo è diventata un grande amore, che ha richiesto e richiede impegno e dedizione, alla ricerca costante di eccellenza e di un equilibrio armonioso e creativo tra gusto ed estetica, tra racconto e suggestione. «Dai biscotti da bambino fino alle crostate a poi al primo dolce, il tiramisù, sempre nella cucina di casa. Oggi i miei familiari, con i quali ho iniziato a fare dolci, sono i miei giudici più severi, intransigenti e inflessibili», ha raccontato Andrea Restuccia.
Calabrese di nascita ma cresciuto a Roma e dall'età di 19 anni in giro per l'Italia per affinare la sua arte pasticcera. Da due anni vive e lavora a Fano e scende ogni anno in Calabria alla quale lo legano gli affetti familiari e il mare che «bello come nella mia terra non l'ho mai trovato altrove».
Un talento versatile e tanta voglia di vincere
Un amore per la pasticceria declinato anche, ma non solo, nella scultura in ghiaccio, specialità da quest'anno non più in gara nel campionato mondiale. Una situazione improvvisa che non ha scoraggiato il talentuoso Andrea Restuccia che questi mondiali non voleva solo disputarli ma anche vincerli. Un sogno che si è realizzato grazie alla sua tenacia, ad un talento, che invece di disorientarsi nelle difficoltà si è acceso ancora di più, e a uno spirito di squadra degno delle eccellenti performance di gruppo.
«Durante la competizione, i giurati ci dicevano che eravamo belli da vedere, affiatati e coesi e questo, durante una gara di dieci ore, che sembrano tante e che invece volano, è possibile soltanto quando ci sono stima e fiducia reciproche. Nel team eravamo in tre, uno per categoria. Lorenzo per lo zucchero, Massimo per il cioccolato e io per il ghiaccio, essendomi specializzato in questi anni nella realizzazione di sculture. Ma, dopo trenta edizioni della Coppa del Mondo, quest'anno il ghiaccio è stato eliminato. Non essendo più richiesto questo pezzo artistico, mi sono dovuto riposizionare nel team per dare un contributo altrettanto importante al grande lavoro che ci attendeva. Inizialmente questo mi aveva spiazzato, poi però mi sono reso conto che prima di essere uno scultore del ghiaccio sono un pasticcere e così ho messo a disposizione della squadra tutte le mie potenzialità. Mi sono occupato della degustazione della torta al gelato, ho contribuito in buona parte alla realizzazione del dessert al piatto e mi sono dedicato ad attività finalizzate a favorire il lavoro dei miei compagni candidati per lo zucchero e il cioccolato, come scolpire un blocco di quest'ultimo e predisporre degli elementi utili per il lavoro finale. Un'attività rigorosa anche dal punto di vista della tempistica, strettamente legata anche alla gestione degli spazi in cucina. Mi sono impegnato e così i miei compagni ai quali mi ha legato una grande complicità. Posso dire di essere molto soddisfatto della mia gara», ha raccontato ancora il pasticcere calabrese campione del mondo, che poi si è soffermato sui dettagli della competizione che aveva come tema quello della Natura.
Una gara impegnativa
«In dieci ore di prova ci è stato richiesto di realizzare, unitamente alle sculture, anche tre torte gelato, tre torte al cioccolato e dieci dessert al piatto. Una prova estremamente impegnativa per la quale ci eravamo preparati in modo esclusivo per 19 mesi, provvedendo non solo all'ideazione del progetto artistico ma anche alla predisposizione della matrice e degli stampi silicone per le varie forme da realizzare. È stata una sfida molto impegnativa alla quale siamo arrivati determinati e pronti, consapevoli che l'eccellenza nella preparazione dei dolci sarebbe valsa nella misura del 60% del voto complessivo e che il resto sarebbe stato da conquistare sul fronte della qualità artistica dei pezzi, della pulizia del box e dello spirito di squadra», ha spiegato ancora Andrea Restuccia.
Il ghiaccio, il primo amore che non si dimentica
Si è misurato con entusiasmo e grande forza di volontà anche con l'esperienza della scultura del cioccolato pur senza dimenticare l'antico amore per il ghiaccio.
«Cambia il materiale ma la tecnica è la stessa e, dunque cimentarmi in una nuova arte di lavorare il cioccolato non mi ha colto totalmente impreparato. La differenza principale, unitamente alla dimensione del blocco da scolpire più piccola rispetto al ghiaccio, consiste nel superiore impegno dal punto di vista fisico per via dell'impossibilità di ricorrere ad attrezzi elettrici come frese e seghe ma solo ad attrezzi manuali come scalpelli, martelli e sgorbie. Quando si lavora il cioccolato, tutto è da realizzare manualmente. Un'esperienza intensa e importante che però non mi ha fatto rinunciare alla mia passione per il ghiaccio. È mio proposito, infatti, prepararmi per il mondiale di Gelateria dove la scultura in ghiaccio non è stata eliminata e così sto creando una squadra antisommossa fatta di persone brave e di professionisti per meritare anche quella Coppa», ha annunciato Andrea Restuccia.
Il maestro Angelo Musolino
«Sono molto legato al maestro Angelo Musolino che mi è stato sempre molto vicino. In una delle selezioni per la Coppa del mondo alla quale ho partecipato, la sua collaborazione è stata preziosa quando nella torta al bergamotto che stavo preparando ho avuto bisogno del frutto fresco e dell'olio essenziale che subito mi ha procurato. È stato sempre molto felice di supportarmi», ha raccontato Andrea Restuccia.
Il traguardo prestigioso della Coppa del Mondo è anche frutto della sinergia con tutti coloro che hanno affiancato questi talenti e li hanno supportati. Tra loro anche un grande maestro di Reggio Calabria.
«Da reggino, mi onora particolarmente che anche un giovane calabrese sia salito sul podio. Sa tempo conosco Andrea, ragazzo umile e pieno di talento, e sono particolarmente orgoglioso di questo risultato. Una grande emozione per me come per tutti i calabresi», ha dichiarato Angelo Musolino, maestro cioccolatiere e dallo scorso anno presidente nazionale della Confederazione dei Pasticceri Italiani (Conpait), tra i fondatori del Club della Coppa del mondo di Pasticceria nato nel 2000.
«Un grande risultato quello conquistato da tutti e tre i nostri ragazzi, frutto di grandi impegno e sinergia. La Federazione li ha seguiti e sostenuti e siamo davvero molto soddisfatti. Hanno fatto tanti sacrifici e hanno meritato di vincere. Durante la preparazione, sono stati affiancati anche dai campioni del mondo italiani del 2015 e dalla Cast Alimenti, la migliore scuola per Cucina, Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria oggi diretta di Vittorio Santoro. Dunque una vittoria di gruppo e per questo ancora più bella. Ai ragazzi auguro il meglio e di portare avanti la pasticceria italiana nel mondo», ha concluso il maestro Angelo Musolino.