Un week-end ricco di eventi e iniziative sociali è quello che è stato presentato nella suite aeroportuale di LaC OnAir con Italo Palermo e Simona Tripodi, manifestazioni che si legano tutte a temi di solidarietà, cultura e speranza, riflettendo un impegno concreto verso il progresso sociale e comunitario.

Cena di gala per la ricerca al Riva Restourant

Venerdì 8 novembre, alle 19, 30, il Riva Restaurant & Lounge Bar di Falerna ospiterà una cena di gala organizzata in collaborazione con l’Accademia Internazionale Mauriziana, il gruppo Pubbliemme e il Corecom Calabria. L’obiettivo dell'evento è raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica e promuovere la cultura, attraverso borse di studio universitarie e progetti di solidarietà. Un’occasione speciale in un’atmosfera familiare, dove la generosità e la cultura si uniscono per un futuro migliore.

L’iniziativa è un esempio di come solidarietà e cultura possano unirsi per supportare cause nobili. Il titolare del Riva, Roberto Gallo, ha spiegato che «la serata non è solo una raccolta fondi, ma un'opportunità per contribuire attivamente alla creazione di un futuro migliore attraverso la ricerca e l’educazione». L’Accademia Internazionale Mauriziana, rappresentata dal rettore Fabrizio Mechi, ha sempre sostenuto progetti di solidarietà, tra cui il supporto a famiglie in difficoltà durante la pandemia e la donazione di apparecchiature mediche a ospedali in Romania e Moldavia: «Ad esempio, ha detto Mechi, quando l'Italia ha avuto bisogno di fornire supporto in situazioni di emergenza, come la pandemia da COVID-19, siamo stati vicini a 160 famiglie che hanno affrontato difficoltà economiche, supportandole concretamente per tre mesi. Abbiamo anche donato apparecchiature mediche a ospedali in Romania e Moldavia, e aiutato nella costruzione di infrastrutture sanitarie e educative in Africa. Ogni progetto che abbiamo intrapreso è stato un passo verso la realizzazione di un mondo migliore».

Anche Monsignor Paolo Cartolari ha sottolineato l’importanza di vivere la solidarietà in modo concreto, come un impegno verso il prossimo. L'evento si configura come un’occasione per riscoprire i valori di umanità e di comunità, ispirati dalla fede e dal desiderio di contribuire a un bene comune. «Quando parliamo di solidarietà, non si tratta solo di un atto di generosità, ma di un impegno concreto verso il prossimo, che ci porta a sostenerci a vicenda, senza guardare indietro. Questo evento rappresenta un'opportunità per riscoprire quei valori di umanità e di comunità che dovrebbero essere al centro della nostra società». Il monsignore ha aggiunto che, proprio come in unione con la fede, anche in questo contesto si cerca di disegnare un futuro migliore attraverso l’aiuto reciproco e la condivisione, che permette di affrontare le difficoltà comuni con uno spirito di famiglia.

Aiello Calabro sabato 9 e domenica 10 novembre ospita due eventi: "Saperi e Sapori" e la rievocazione di San Geniale

Aiello Calabro, affascinante borgo nel cuore del Savuto, si prepara a ospitare 2 eventi speciali che celebrano la storia, la cultura e la gastronomia del territorio. Il sindaco Luca Lepore, giovane e dinamico primo cittadino, ha voluto condividere i dettagli di questa prima edizione di "Saperi e Sapori d'Autunno", evento che avrà luogo sabato 9 novembre. La piazza Plebiscito del borgo accoglierà circa 30 stand gastronomici, dove i visitatori potranno assaporare i piatti tipici della tradizione calabrese, rivisitati con i sapori e le ricette di un tempo.

«Iniziative come questa sono fondamentali per promuovere il nostro borgo e offrire ossigeno alle piccole realtà locali», ha dichiarato il primo cittadino. Non è un caso che Aiello Calabro sia stato inserito tra i quattro comuni calabresi candidati a diventare Capitale della Cultura 2027. «La candidatura a Capitale della Cultura è una sfida ambiziosa, ma siamo convinti delle potenzialità del nostro borgo e della nostra comunità», ha spiegato Lepore. Questo obiettivo si inserisce in un percorso di valorizzazione delle tradizioni locali e di promozione di un’immagine nuova e dinamica della Calabria, che guarda al futuro con fiducia.

Domenica 10 novembre, Aiello Calabro vivrà un altro momento speciale: la rievocazione storica della consegna delle reliquie di San Geniale, patrono del borgo. Lepore ha spiegato che l’evento avrà una forte connotazione storica e culturale, ed è pensato per «trasmettere alle nuove generazioni la nostra storia e le nostre tradizioni». La rievocazione, infatti, non si limiterà a una semplice rappresentazione, ma coinvolgerà tutta la comunità in un vero e proprio viaggio nel passato, tramandando le tradizioni locali in modo vivido e partecipato. «Vogliamo che tutti possano scoprire il nostro borgo e le sue bellezze». Aiello Calabro, con il suo castello medievale in restauro e la nuova biblioteca comunale, è un esempio di come i borghi calabresi stiano cercando di rinascere e reinventarsi, senza dimenticare il loro ricco passato.

L'Olivo della Madonna: un simbolo di speranza e recupero nelle carceri e nelle comunità

Un progetto che unisce tradizione, speranza e recupero sociale. La varietà di olivo conosciuta come "Olivo della Madonna" è al centro di un'iniziativa che coinvolge carceri, scuole e chiese, con l’obiettivo di promuovere il valore della cura e della rigenerazione. L’ulivo bianco della Madonna è un albero dalle caratteristiche uniche che sta diventando simbolo di speranza e di recupero, in particolare nelle comunità più vulnerabili. La dottoressa Anna Rotelli, archeologa e ricercatrice, e Francesca Romano, segretaria dell'Archeo Club di Vibo Valentia, hanno raccontato il progetto che sta portando questa varietà speciale di olivo nelle carceri calabresi, in un percorso che va oltre la semplice valorizzazione botanica, ma che si inserisce in un progetto più ampio di recupero sociale e culturale. L'ulivo della Madonna, così chiamato per il suo caratteristico colore bianco che si sviluppa nelle drupe tra ottobre e marzo, è un albero che ha radici profonde nella tradizione calabrese. Le olive, inizialmente verdi, cambiano colore in un candido bianco, simile a confetti, durante il loro processo di maturazione. Questa varietà, rara e difficile da identificare, è stata storicamente utilizzata per produrre olio, che un tempo veniva utilizzato per illuminare le lanterne. La sua bellezza e unicità sta diventando anche un segno tangibile di recupero sociale. L'iniziativa ha preso piede in diverse carceri calabresi, dove sette istituti hanno accettato di piantare un albero di ulivo bianco all'interno delle loro strutture. «Piantare un albero è sempre un atto simbolico. Ma lo è ancora di più in un carcere, dove il prendersi cura di qualcosa di vivo significa anche prendersi cura di sé stessi. Questo progetto rappresenta una possibilità di riflessione profonda per i detenuti: da qualcosa di tradizionale e radicato nella nostra cultura, come l’ulivo, può nascere un nuovo senso di speranza, che si proietta nel futuro», ha dichiarato la dottoressa Rotelli. Il progetto non si ferma però alla semplice piantumazione: uno degli obiettivi a lungo termine è che i detenuti possano creare vivai di ulivi che poi verranno donati alle chiese locali, affinché ogni parrocchia possa avere il proprio ulivo bianco, simbolo di devozione e recupero. «L'ulivo bianco è la luce che entra nelle carceri per poi uscire. È il segno di una speranza che può fiorire anche nei luoghi più difficili. Questo albero rappresenta la possibilità di crescita non solo per la pianta, ma anche per la persona che si prende cura di essa», ha aggiunto Francesca Romano. Alla domanda sul sapore dell'ulivo bianco, la dottoressa Rotelli ha spiegato: «L’olio prodotto da quest’ulivo ha un sapore piccante, che riflette la sua intensità e il suo carattere. Un po' come la vita stessa, che può essere a volte dura, ma sempre capace di offrire qualcosa di prezioso». Il 23 novembre, si terrà a Mileto, nella Curia Vescovile, un convegno nazionale che approfondirà i temi di questo progetto e discuterà le possibilità di espandere l'iniziativa in altre carceri italiane.

Trump vince di nuovo: rielezione, controversie e il futuro degli Stati Uniti

Luca Varani di LaCity Mag ci parla dell'inaspettata rielezione di Donald Trump che ha diviso l'opinione pubblica, con riflessioni sulla sua strategia elettorale. La sua vittoria, sebbene inaspettata, ha confermato il suo status di figura polarizzante, capace di suscitare sia ammirazione che controversie. La sua campagna elettorale, caratterizzata da un mix di modernità e retaggi del passato, ha giocato sulla sfida alle élite politiche e sull'immagine di outsider. Trump ha vinto due volte contro donne, Hillary Clinton nel 2016 e Kamala Harris nel 2024, nonostante le sue difficoltà nelle relazioni con il pubblico femminile. Nella chiacchierata è emersa anche una riflessione sulla cultura americana, caratterizzata da un forte spirito autocelebrativo, che ha contribuito al successo di Trump tra le classi lavoratrici. In prospettiva internazionale, la rielezione di Trump potrebbe influenzare la politica globale, nonostante le sue politiche controverse, come il porto d'armi nelle scuole.