Il noto hair stylist cosentino fa parte dello staff di acconciatori che si occupa dell'immagine degli ospiti della kermesse e dei cantanti in gara: «Prima di ogni diretta? C'è tensione e una grande confusione»
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Antonio Cofone spacca il secondo: del resto, nel suo mestiere, la puntualità è tutto. La giornata si preannuncia frenetica. Quando si dice che l’Italia è tagliata in due dai trasporti, non è una boutade. Il volo delle sei di mattina da Lamezia Terme a Milano è stato cancellato, e questo costringe il noto hair stylist cosentino ad anticipare la partenza a questa sera: «Da Milano a Sanremo servono cinque ore di treno, e domani non sarei riuscito ad arrivare in tempo».
Prendiamo posto nello studio di Cosenza Channel. Mattia Blasi, regista della trasmissione, dà l’ok. Tre due uno: l’intervista può cominciare. La prima domanda è a bruciapelo: come c’è finito un parrucchiere di Cosenza nello staff del Festival di Sanremo? «Faccio parte del gruppo artistico “Compagnia della Bellezza”, e questo mi dà la possibilità di essere inserito nei grandi eventi che si svolgono in Italia, come per esempio il Festival del Cinema di Venezia».
È il 2022 quando Salvo Filetti, direttore artistico di “Compagnia della Bellezza” comunica ad Antonio Cofone che è stato selezionato per andare a lavorare al Festival della Musica italiana. «È stata un’esperienza bellissima», dice emozionato, mentre sul ledwall dello studio di Cosenza Channel appare l’immagine di Giovanna Civitillo. La moglie di Amadeus, elegantissima in un vestito di pelle nera, ha i capelli raccolti in uno chignon morbido e basso, dal quale fuoriescono due ciocche di capelli che accarezzano le spalle scoperte.
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«Questa fotografia è stata pubblicata sulla copertina di Vanity Fair, e per me rappresenta un motivo di grande orgoglio, considerato che, due anni fa, fui io a realizzare l’acconciatura». Quell’edizione di Sanremo si svolse sotto le regole stringenti dettate dalla pandemia ancora in corso, ma questo non basta a tingere di grigio i ricordi di Antonio Cofone: «Lavorammo in un clima di grande tensione, perché dovevamo rispettare l’indicazione di rimanere nelle camere degli artisti il tempo strettamente necessario».
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Spesso, i parrucchieri si trasformano nei migliori confidenti delle proprie clienti: ma a Sanremo, vale lo stesso? «La stanza d’albergo è un po’ la casa degli artisti. Ci sono i loro vestiti, i loro oggetti personali, e già questo basta a instaurare una relazione confidenziale, quasi intima».
Mentre sul ledwall la regia manda in onda la foto di Noemi e della sua lunga chioma rossa, chiediamo ad Antonio Cofone se ci siano aneddoti particolari legati alla sua prima collaborazione con il Festival di Sanremo: «Nessuno in particolare, però mi viene in mente la grande confusione che precede la diretta e che sul palco si vede soltanto in minima parte».
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