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Riceviamo e pubblichiamo il commento di Rodolfo Cuda, ex sindaco di Pianopoli, in merito alla legge sul sistema integrato delle acque:
“La legge sul sistema integrato delle acque sia esse potabili che quelle della depurazione, segna un grosso punto a favore della giunta Regionale della Calabria e del consiglio stesso. La regolamentazione delle acque (soprattutto di quelle potabili) darà un grosso impulso anche e soprattutto al turismo così che la nostra Regione diventi finalmente una parte dell’Italia dove l’acqua non viene meno mai.
Siamo diventati negativamente famosi in Europa per questo disservizio molto frequente in estate ma non del tutto assente in inverno, a tal punto che una percentuale di turisti non vengono soprattutto per questa mancanza di servizio.
Credo che lo spirito del legislatore vada nel verso giusto per i seguenti motivi:
A) mettere la nostra Regione n elle condizioni di poter fruire al massimo delle grandi risorse idriche sia da falda e sia da sorgente, cosi che il cittadino stanziale e quello indigeno possano godere dappieno di un servizio primario quale quello dell’acqua sia per alimentazione che per i servizi igienici necessari.
Se pensiamo che il parametro di consumo in Europeo è di circa 450 litri pro capite al giorno contro i 125 a giorni alterni in Calabria, capiamo perché anche per questo motivo la gente fugge dalle nostre terre.
I cittadini Calabresi devono essere messi nelle condizioni di fruire di almeno 250 litri pro capite al giorno, livello non irraggiungibile se pensiamo che oggi siamo circa a 300 litri pro capite che vanno dispersi e non utilizzati.
B)La depurazione delle acque :finalmente viene regolata una materia da sempre trascurata, basti pensare che nella nostra Regione più del 50%dei comuni non è dotato di depuratore e la dove i depuratori ci sono, neanche il 25% è funzionante al 100%.Quindi ci si rende conto di che cosa si parla.
La mancanza o quasi del sistema di depurazione delle acque in Calabria è un altro e più importante fattore negativo per l’accoglienza dei turisti che preferiscono zone più pulite e meglio servite.
Siamo nel pieno dell’estate e la gente stenta ad arrivare, credo che i fattori negativi più determinanti siano la penuria di acqua a monte e la carenza di depurazione a valle.
Questa legge, se applicata velocemente e senza tentennamenti così da incidere profondamente nella regolamentazione e nell’aggiornamento dell’impiantistica idrica: reti colabrodo da rifare, captazioni in pianura ed in media collina, completamento delle quattro dighe che sono rimaste appese ed incomplete da ormai più lustri, ricerca seria e puntuale degli abusivi. Tutto quanto detto, non solo darà alla Calabria ed ai Calabresi quelle risposte attese ormai da quarant’anni , ma credo senza tema di smentita contribuirà a costituire quel fiore all’occhiello del governatore Oliverio per aver voluto con risolutezza risolvere due dei più grossi problemi che affliggono i Calabresi che sommati alla sanità ed al lavoro che manca ,costituiscono i veri e più gravosi problemi che da sempre hanno frenato e continuano a frenare lo sviluppo di questa nostra vituperata Regione”.