I venti di guerra provenienti dall’Ucraina soffiano in queste ore fino alle coste meridionali del Mediterraneo. Una squadra navale russa, partita dal Baltico circa due settimane fa, dopo aver attraversato lo Stretto di Gibilterra, sta ora solcando le acque del Canale di Sicilia diretta verso il Mar Nero e la Crimea (invasione in vista?).

Alla flotta partita dal Baltico si è unita anche una squadra navale salpata dal mare di Barents. E un’esercitazione Nato sarebbe in corso al largo della Calabria: vi partecipa la portaerei americana “Truman”, la portaerei francese “De Gaulle” e la “Cavour” italiana oltre a navi da guerra ed aerei. La Russia, dopo il nulla di fatto presso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha quindi deciso di mostrare i muscoli mentre il Mediterraneo diventa teatro di un “faccia a faccia” tra i due blocchi che non si vedeva fina dai tempi della Guerra fredda.

In un suo comunicato, lo Stato Maggiore della Difesa italiano ha precisato, comunque, che «la formazione sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli stati rivieraschi. La Nato sta seguendo la navigazione del gruppo navale fin dalla partenza, avvenuta a metà gennaio dai porti di Severonorsk (Flotta del Nord) e da Batlijssk (Flotta del baltico) e continuerà a monitorarne il transito. Né la Forza Nato e né la formazione navale russa hanno posto in essere comportamenti o volontà escalatorie».