VIDEO | Già molto più alto rispetto alla media della stagione, il costo dei tagliandi è ulteriormente cresciuto nelle ultime 72 ore: per chi prenota oggi e partirà il 7 gennaio il prezzo Cosenza-Termini è di oltre 100 euro. Fino a tre giorni fa sarebbero stati 83. I rincari risparmiano Reggio
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Una sassata senza precedenti. Nei giorni scorsi, sulle nostre testate, vi avevamo raccontato di rincari del 300% sui biglietti che collegavano Cosenza a Roma nei giorni del rientro dalle feste. Si tratta dei costi di Flixbus, che approfitta della richiesta alta in virtù dei tanti fuori sede calabresi per aumentare i prezzi. Non andava meglio, in effetti, alle altre province calabresi, con Crotone che si manteneva su quegli aumenti e Vibo e Catanzaro poco sotto. Ma mai avremmo pensato, ricontrollando appena settantadue ore dopo, di trovare costi ancora più alti.
Cosenza-Roma, da 79 a 103 euro
La data da prendere in esame è quella del 7 gennaio, il giorno dopo l’Epifania. Appena pochi giorni fa, il costo più alto era di 79 euro. Oggi, 5 gennaio 2025, quindi appena tre giorni dopo, un biglietto che il giorno dopo la Befana ti porti da Cosenza a Roma costa anche 103 euro se si prende quella che Flixbus definisce “la tratta più veloce”, mentre quello che sempre l’azienda definisce “il prezzo più basso” è comunque di 60 euro. Un rincaro rispetto al “prezzo più basso” stagionale (media di 11 euro) del 600%. Ciò che colpisce di più, però, è l’aumento colossale avvenuto in appena tre giorni. Un biglietto che aumenta di 25 euro e arriva a costare 103 euro per un viaggio che, soltanto una settimana dopo, ne costerebbe appena 18 al massimo.
Dall’aumento si salva solo Reggio
Verrebbe da pensare che Cosenza paghi l’assenza di un aeroporto in provincia, ma non è così: anche Catanzaro-Roma ha costi aumentati del 230 per cento e ulteriormente rincarati nelle scorse ore, da 83 a 99 euro, così come Crotone che va da un minimo di 51 a un massimo di 104 euro. Sempre per la data del 7 gennaio, sempre con un ricarico del prezzo avvenuto nell’arco delle ultime settantadue ore. L’unico capoluogo a salvarsi dal rincaro è Reggio, che nonostante la distanza (o forse proprio per quello e per incentivare la scelta del pullman rispetto ad aereo o rotaie) rimane da giorni fermo a 78 euro circa. Certo, l’aumento rispetto a una data di bassa stagione è comunque di 27 euro, ma sicuramente meno rispetto ai fuorisede cosentini, catanzaresi e crotonesi che si vedono costretti a sborsare cifre a tre numeri per poter tornare a lavoro o in Università dopo aver trascorso le feste in casa. Oltre al danno dell’addio, anche la beffa dei costi maggiorati.