Il primo cittadino ha sottolineato come si tratti di «un momento di forte partecipazione della comunità che, pur con i suoi 790 anni di vita, sa guardare al futuro e alle nuove generazioni»
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Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha inaugurato l'edizione 2024 della Fiera di San Giuseppe allestita su Viale Mancini e che si caratterizza come «un momento di forte partecipazione della comunità che, pur con i suoi 790 anni di vita, sa guardare al futuro e alle nuove generazioni».
Caruso invece del classico taglio del nastro ha optato per una passeggiata in Fiera insieme ai sindaci di Amantea, Vincenzo Pellegrino (quest'anno si rinnova il gemellaggio con la Fiera di Ognissanti della città tirrenica) e di Civita, Alessandro Tocci che ha portato con sé una nutrita rappresentanza, con tanto di costumi tradizionali, della comunità arbereshe.
Sullo sfondo, gli attori e i figuranti dell'associazione "La Città del Sole" Tommaso Campanella diretti da William Gatto che hanno proposto una ricostruzione storica del momento cruciale della lettura da parte dell'imperatore Federico II di Svevia della bolla con la quale nel 1234 venne istituita la Fiera e, subito dopo, il corteo storico lungo il percorso fieristico. Lo "Stupor mundi" istituì a quel tempo una serie di fiere e oltre a quelle di Sulmona, Capua, Bari e Taranto, venne istituita quella della Maddalena a Cosenza, che poi divenne Fiera di San Giuseppe e che divenne una delle 7 fiere con le quali Federico II volle agevolare gli scambi commerciali in alcune città chiave del Sud che si affacciavano verso l'Oriente.
«Si tratta - ha detto il sindaco di Cosenza - di un momento di forte partecipazione della comunità. Un momento particolarmente importante per il nostro territorio. Espositori e visitatori vengono qui da ogni parte d'Italia. Quest'anno si è registrato un boom di richieste e soprattutto di richieste di stand sempre più grandi, segno che non c'è solo tanta partecipazione, ma anche una significativa attività commerciale».
«Ma la Fiera di San Giuseppe - ha aggiunto Caruso - non è solo commercio, ma è anche tradizione e cultura. Una cultura laica e religiosa che affonda le sue radici nel lontano 1234. Quest'anno l'abbiamo resa ancora più significativa perché abbiamo, dopo diversi anni, rinverdito e ripristinato il gemellaggio con la Fiera di Ognissanti di Amantea che dal 2011 è gemellata con la Fiera di San Giuseppe. Cosenza è una città accogliente e che partecipa tutto quello che fa al territorio e dove chi viene si integra perfettamente. Non si chiude nel suo recinto, ma svolge, come è giusto e doveroso che sia, il suo ruolo di città capoluogo».