Dopo anni con la sua secolare storia sta ravvivando il centro storico grazie ad una donna Rosa Lorenzon e alla sua associazione. Tanti i giovani artisti che lo animano
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Prendi uno storico e ’nobile’ palazzo e fanne un centro culturale. Dopo tanti anni, palazzo Grisolia con la sua secolare storia, sta ravvivando il Centro Storico di Cosenza, grazie ad una donna, Rosa Lorenzon e alla sua associazione. Siamo nello storico quartiere della Giostra Vecchia, esattamente tra la Cattedrale, il Rendano, il Palazzo di Governo. Un piccolo grande miracolo è accaduto veramente. Si respira un’aria nuova, giovane. Nuova vita laddove dove tutto sembra spegnersi. Una chiacchierata con la raffinata Rosa Lorenzon ci aiuta a capire meglio il successo della sua iniziativa, grazie a lei che ha tolto la polvere al palazzo. Lei ama ogni espressione di arte ed in particolare quella di Gaudi. Ed è una dilettante creativa!
Proviamo ad approfondire, anche se chi scrive frequenta questo posto per tante iniziative sin dal primo momento. Testimone diretto di appuntamenti culturali di ottimo livello.
«Dopo la morte di mio padre trovai un quaderno in cui aveva trascritto alcune frasi. Mi colpì in particolare una: “I sogni sono realtà in attesa di coraggio. Negli ultimi anni della sua vita ne avevamo condiviso uno, quello di ritornare nel centro storico per rianimarne i quartieri e creare un punto di aggregazione culturale dove i talenti possano trovare modo di esprimersi. Gli promisi di impegnarmi in tal senso e, molti anni dopo, ho trovato quel “coraggio” quando sorseggiando un ottimo caffè nello storico Gran Caffè Renzelli, ne ho parlato con un amico al quale va tutta la mia gratitudine»
Raccontiamo brevemente la storia di Palazzo Grisolia, dove si tengono gli appuntamenti culturali, tra arte e musica. E per la prima volta si vedono tanti giovani.
«Le prime notizie del Palazzo Grisolia risalgono al 1644 dalla lettura dell’inventario dei beni lasciati da Marzio Dattilo al figlio. Nel 1769 diviene di proprietà della famiglia Di Napoli che lo venderà a Tiberio Grisolia nel 1809. La facciata è caratterizzata da un imponente colonnato che sostiene la balconata centrale del piano nobile. Di chiara influenza napoletana la corte interna con la scalinata con volte a crociera e colonne in stile dorico».
Chi viene qui rimane abbagliato dai riflessi della storia che brillano in ogni angolo.
«Infatti nei pressi del palazzo vi era la cappella gentilizia della famiglia Grisolia e di fronte c’era il teatro fatto edificare, nella seconda metà dell’800, da Oscar Grisolia con l’intento di destinarlo a luogo di ritrovo della borghesia cittadina»
Aprire le porte dello splendido palazzo di Via Giostra Vecchia ad eventi culturali fa sperare nella possibilità che il centro storico di Cosenza, maestoso ma in condizioni critiche, possa ancora avere un futuro.
«La realizzazione di eventi culturali ha senza alcun dubbio contribuito a ridare vita e dignità allo storico quartiere della Giostra Vecchia. Qualcosa si sta muovendo anche in altri quartieri. Ad esempio, la recentissima riapertura della Casa delle Culture. Ciò però non basta, sarebbe a mio parere necessario, con idonee politiche abitative, riportare le giovani coppie a vivere nel centro storico, incentivare l insediamento di piccole aziende prevedendo una fiscalità vantaggiosa con l’Area Franca Urbana e creare le migliori condizioni affinché l’Unical vi collochi una delle sue facoltà».
In un paio di anni di attività dalla Dimora Storica di Palazzo Grisolia sono passati scrittori, giornalisti, magistrati, personalità del mondo della cultura, giovani attori e musicisti. Tutti volontari nel nome della cultura. È una gran bella corsa. Un miracolo.
«Per quanto mi riguarda sono molto soddisfatta di quanto realizzato e ringrazio coloro che, in modo del tutto volontario, vi hanno dedicato tempo ed energia, nonché tutti i cittadini che con la loro presenza mi spronano a continuare nel solco tracciato. Con la presenza di magistrati, giornalisti, musicisti, docenti universitari, professionisti abbiamo affrontato temi di notevole interesse sociale e gli eventi già in calendario per giorno 7 e 21 maggio ne saranno un’ulteriore testimonianza».
Il Palazzo ha aperto le porte a tanti giovani talenti calabresi, a piccole imprese, valorizzando anche i prodotti tipici della nostra terra.
«Abbiamo dato visibilità a giovani calabresi talentuosi e questo ci da la speranza che anche in Calabria vi sia la possibilità di rimanere a vivere dignitosamente»
Giorno 7 maggio si terrà una Rassegna di Cortometraggi inediti di giovani attori calabresi, con l’arcivescovo Checchinato; il 21 maggio sarà la volta di due magistrati e un docente universitario per presentare un libro; poi altre iniziative a giugno. C’è molto fermento nella nostra terra che su rivela sempre più terra d’arte e di cultura.
«L’auspicio è che altri condividano il sogno recuperando e riaprendo luoghi di cui noi, non mi stancherò ma di ripetere, siamo semplici custodi perché sono patrimonio di tutta la collettività»
Rosa Lorenzon, papà di origini veneziane e madre arbereshe. Avvocato e specializzata in diritto alimentare. Grazie a lei Palazzo Grisolia, con la Dimora Storica, è diventato un modello. Ed è soprattutto un invito ai proprietari di antichi palazzi chiusi: apriteli! Fatene un luogo di arte e cultura. Lasciateli utilizzare ai giovani artisti. Sarebbe davvero una bella cosa. Una sfida coraggiosa. Un segno dei tempi che cambiano.