VIDEO | All'iniziativa partecipano una delegazione norvegese, la rete delle Accademie italiane dello stocco, esperti e istituzioni
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Non ha tradito le aspettative, la prima delle tre giornate dell’International Meeting for Stockfish Heritage, in corso di svolgimento a Cittanova. L’obiettivo dello studio, della valutazione e del possibile sostegno alla candidatura dell’uso e della storia del prodotto stoccafisso a patrimonio dell’Unesco, ha consentito un primo alternarsi proficuo tra degustazione, scambio di esperienza e confronto istituzionale.
La delegazione norvegese, composta fra gli altri da Terje Inderhaug e Inger Maren, ha potuto sincerarsi dell’ottimo lavoro svolto fin qui dalla rete delle Accademie italiane dello Stocco, in primis quella calabrese guidata dallo chef Enzo Cannatà, organizzatore del focus. Contributi sono venuti da parte degli esperti Unesco, Patrizia Nardi e Teresa Gualtieri, mentre Giacomo Giovinazzo -direttore del Dipartimento agricoltura della Regione – insieme ai sindaci di Cittanova e Mammola, Francesco Cosentino e Stefano Raschellà, ha assicurato il sostegno istituzionale alle operazioni che bisogna attivare.
Andrea Vergari, presidente International Stockfish Society, al pari del docente universitario Saverio Montebianco Abenavoli, ha sottolineato le qualità del prodotto italiano mentre lo storico Otello Fabris ha ricordato il legame che fa della Calabria il primo crocevia della produzione importata dai normanni. La degustazione nello stabilimento Stocco & Stocco ha preparato il palato in vista della cena che si terrà domenica prossima all’Uliveto Principessa con gli chef norvegesi Morten Klever e Bjarte Finne, prima della performance artistica di Angelica Artemisia Pedatella ispirata dalla lettura di La Via Italiana allo stoccafisso, libro curato da Nino Cannatà.