Continua il nostro appuntamento settimanale raccontando le storie di stranieri che hanno scelto di vivere nella nostra terra, in particolare nell'Alto Jonio, trasferendosi completamente qui o risiedendo quasi stabilmente. Questa volta è il caso di Christine Curnow e Giuseppe Renzo, amanti del piccolo centro jonico di Calopezzati. Lui, ex tecnico petroliere, nato e cresciuto a Hull (a pochi chilometri da Manchester), i genitori di origine italiana; lei poliziotta originaria di una zona dell’Inghilterra ai confini con la Scozia. Due figli, di 32 e 30 anni, che spesso li raggiungono a Calopezzati per godersi lo specchio di mare di fronte alla loro abitazione.

 Giuseppe e Christine per sei mesi all’anno vivono a Calopezzati, ma solo perché hanno impegni pregressi che li costringono a tornare a Hull, altrimenti resterebbero in Calabria senza interruzioni. È da oltre vent’anni che trascorrono le ferie in terra jonica e dal 2016 hanno deciso di restare più mesi all’anno, costruendo una casa nella parte alta del borgo circondata da colline verdeggianti e dal panorama mozzafiato.

A Christine piace la gente di Calabria «grandi amici, gentili, persone simpatiche, socievoli, trasmettono calore umano. Preferisco l’Italia, io abito qui», afferma con soddisfazione.

Alla domanda se riscontra difetti nei calabresi, Christine si lascia andare e, con un sorrisino, ammette: «Troppa burocrazia e poco educazione degli automobilisti per strada, particolarmente indisciplinati». Per il resto, tutto ha la sua approvazione.

Adora la natura, il mare, la vegetazione fiorente, la montagna, il clima piacevole. Entrambi riscontrano problemi infrastrutturali, ma il più grave è sicuramente la poca attenzione e cura verso il proprio territorio: «C’è tutto ma in molti non apprezzano le bellezze che la natura gli ha regalato in questa terra meravigliosa».

Le giornate le trascorrono in bici, girano in lungo e in largo, frequentano gruppi di trekking e ciò gli consente di conoscere le riserve naturali della Sila Greca. Nella propria residenza hanno creato un piccolo orto dove coltivano ortaggi di ogni tipo, oltre a un’ampia gamma di piante e siepi che adornano la semplice ma graziosa casetta. E poi le tante amicizie nella comunità, condite di cordialità e affetto. Il loro vicino Luigi si occupa del loro orto quando loro sono via e c’è ormai un rapporto che è quasi un legame di sangue. Con la lingua se la cavano, ormai si sentono italiani a tutti gli effetti, perché integrati e ben voluti da tutti gli abitanti. Seguendo il loro esempio, un’altra coppia londinese, lui di 62 lei di 49 anni, ha acquistato casa a Calopezzati e sono in Italia dal 2006. Anche loro non riescono a distaccarsi e appena possono lasciano Londra per raggiungere la loro località di pace e benessere.