Si andrà avanti colpo su colpo nell’intricata vicenda che vede contrapposti il Comune di Catanzaro e Elena Di Tocco, proprietaria di un terreno in località Giovino, dove ha in animo di realizzare un’area attrezzata all’aperto dedicata alle attività sportive con annesse residenze stagionali e attività commerciali. Di Tocco ha infatti proposto ricorso al Consiglio di Stato, assistita dall’avvocato del foro di Catanzaro Francesco Pitaro, per annullare la sentenza del Tar, con cui i giudici amministrativi hanno confermato il provvedimento comunale di ritiro del silenzio assenso maturato sulla richiesta di permesso a costruire.

 

La sentenza del Tar

La sentenza del Tar aveva rigettato il ricorso di Elena Di Tocco motivandolo con l’avvenuta scadenza del piano attuativo e con l’impossibilità di costruire con singole richieste di permesso. Proprio queste argomentazioni sono state oggetto di impugnativa, in particolare, nella parte in cui il Tar ha affermato che per costruire sul singolo lotto di terreno, di soli quattro ettari, occorrerebbe urbanizzare l’intero comparto che è di vastissime dimensioni, 220 ettari complessivi, e che appartiene anche ad altri proprietari.

 

L'appello al Consiglio di Stato

Nel ricorso al Consiglio di Stato, il legale ha inoltre rilevato che il consulente nominato dal Tribunale per predisporre una relazione tecnica ha ritenuto ammissibile la richiesta di permesso a costruire avendo rinvenuto le necessarie opere di urbanizzazione. Infine, il decaduto piano attuativo non è nemmeno applicabile ai propri terreni e che lo stesso piano attuativo è completamente inefficace e inadeguato per come ammesso dallo stesso Comune di Catanzaro. Si è in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione dell’appello.

 

l.c.

 

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