In una pillola tratta dall’ultima puntata di Perfidia l’ex presidente della Camera racconta la “trasformazione” del presidente della Repubblica
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Le foto storiche scorrono sul ledwall di Perfidia: un vecchio comizio di Fanfani, il presidente della Repubblica Mattarella e Casini (per Antonella Grippo «un Casini fighissimo») affiancati in uno scatto in bianco e nero. Dagli studi di Roma, l’ex presidente della Camera dei deputati, oggi senatore indipendente del Partito democratico, non lesina aneddoti. E ne riserva uno anche all’esperienza condivisa assieme al Presidente della Repubblica.
I due sono entrati insieme in Parlamento nel lontano 1983. Più di 40 anni nei quali sono cambiate molte cose nel Paese e nelle storie personale. «Allora – dice Casini – Mattarella era timidissimo. Come scrivo nel mio libro (“C’era una volta la politica”) esiste la “grazia di Stato”». E forse anche Mattarella ne è stato avvolto. Casini lo spiega così: «Con il passare del tempo è diventato molto empatico: la gente sente che è come uno di famiglia. Dopo tanti anni è diventato giovanile e simpatico». Di sicuro è amatissimo dagli italiani, come ha dimostrato – tra le altre – anche l’accoglienza ricevuta nella sua recente visita in Calabria.