Lo scenario è surreale: in piena stagione estiva la stazione di Lamezia Terme Centrale (Catanzaro) è desolatamente vuota. Non deserta ma quasi. Ogni tanto arriva un treno locale; sporadicamente qualcuno che dalla Sicilia fermerà a Sapri dove la linea dorsale tirrenica delle Ferrovie italiane da lunedì spezza l'Italia in due a causa del deragliamento di alcuni vagoni merci da rimuovere.

Il risultato è che delle migliaia di turisti attesti in questi giorni a bordo di Frecce, Italo e convogli a lunga percorrenza non si vede ombra. Avranno preso, si spera, altre soluzioni di viaggio. Ma qualcuno ci ha pure rinunciato.

Giornalisti? Solo autorizzati

Nella stazione  i giornalisti possono entrare solo se autorizzati: una idea non troppo brillante in un periodo in cui invece Trenitalia avrebbe bisogno di operazioni-simpatia, considerati i gravissimi danni - involontari, ci mancherebbe - procurati al turismo ma anche a tanti lavoratori ed ai bisognosi di cure, tutti penalizzati profondamente. 

I pochi viaggiatori che incontriamo - rispetto alla marea che di solito invade lo scalo più centrale della regione - sono tutto sommato benevoli e comprensivi e qualcuno è 'vittima' indiretta dei disagi. «Noi dovevamo atterrare a Reggio Calabria - dice col suo accento tipico una signora emiliana - ma poi l'incidente dell'elicottero ci ha dirottati su Lamezia. I pullman ci hanno portato in stazione, speriamo di trovare un trenino. Prima o poi arriveremo». 

Giovani spensierati

I viaggiatori in transito sono per lo più giovani che arrivano in Calabria per una vacanza. Il loro fresco entusiasmo cancella ogni disagio. «Si, veniamo da Roma. A Sapri? Cosa è successo? Non lo so, non ricordo d'essere passato da Sapri (!!!)». Gli fa eco una amica del gruppo: «In realtà ad Agropoli abbiamo preso un autobus che ci ha portati a Sapri e da li un altro treno per arrivare qui a Lamezia Terme. Con un'auto ora ci spostiamo a Soverato».

Come è stato viaggiare con questi problemi sulla tratta interrotta? «Tutto sommato abbastanza bene - fa una giovane romana - sono organizzati benissimo. Qualche pecca? Forse l' assistenza quando ho chiamato il cambio del biglietto, ecco li non mi sono sembrati ineccepibili. Dove vado? Vacanza a Tropea».

Tassisti fermi

Nella zona i più scontenti sono i ristoratori e soprattutto i tassisti. «In questi giorni praticamente siamo fermi - dice un anziano titolare di licenza taxi - non arrivano treni dal nord e stiamo perdendo tantissimo lavoro. E se ci aggiungiamo la recente trovata del presidente Occhiuto sui servizi noleggi con conducente sono bastonate su bastonate. Questa interruzione ci voleva - aggiunge mentre una desolata catena di auto bianche langue sotto il sole cocente - ed ora siamo proprio combinati per le feste».