VIDEO | L'iniziativa organizzata dall'associazione catanzarese Controvento in collaborazione con il centro di prima infanzia Angolo Montessori. «Un'occasione di arricchimento per tutti»
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Le cose sono impossibili fino a quando si realizzano: è il caso dell'evento di Cicala, nel Catanzarese, dove gli ospiti con demenza di CasaPaese hanno ricevuto l'allegra visita di bimbi in tenerissima età. Un affettuoso abbraccio fra generazioni realizzata per iniziativa dell'associazione catanzarese Controvento e grazie alla sensibilità dei genitori di una decina di bimbetti che frequentano Angolo Montessori, un centro di prima infanzia dove si applicano i metodi educativi della più grande pedagogista italiana.
Una mattinata di autentica festa tra nonni 'sbadati' sempre a caccia di ricordi e potenziali ed emozionanti nipotini.
Metodo Montessori
«Il metodo Montessori - dice Elena Scali, maestra di Angolo Montessori diretto da Melania Perlongo - nasce per far rendere autonomi i bambini senza l'aiuto dell'adulto. I piccoli vengono indirizzati, accompagnati però alla fine restano da soli. Noi vogliamo abbattere queste barriere che sono create dai pregiudizi e questi bimbi a loro agio lo dimostrano».
Vero arricchimento
«Sono sensazioni bellissime - afferma l'avvocato Francesco Mancuso, genitore e presidente di Controvento - perché fare promozione sociale come stamattina credo sia un arricchimento per chiunque abbia la fortuna di poter assistere, vedere i loro occhi pieni di emozioni e incontrarsi con quelli dei bambini, davvero bellissimo. Quindi, vuol dire che l'iniziativa ha avuto piano successo, ne siamo veramente orgogliosi».
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Albergo diffuso
«La mia comunità, come la mia amministrazione - ha detto il sindaco Alessandro Falvo - ha creato molto in questo progetto, e attorno a questo progetto sta costruendo addirittura un piccolo paese albergo per i familiari di questi pazienti che addirittura vengono anche dalla Francia e da Bruxelles. Pensiamo quindi di creare un indotto sociale intorno a questa struttura».
La più bella iniziativa
«Casa Paese ha fatto veramente tantissime iniziative - ha detto la fondatrice dottoressa Elena Sodano - ma penso che questa sia la più bella. Un grazie a chi l'ha organizzata, ma principalmente grazie ai genitori che hanno permesso questo incontro, perché non sempre ci sono persone che accettano di fare avvicinare un bambino ad una persona con demenza».