Nel cuore dello Stretto di Messina, sotto un cielo coperto dalla pioggia, una luce si è accesa per illuminare un tema spesso nascosto nell’ombra. Ieri sera, al Resort Altafiumara, «AUTentico Natale» ha riunito voci, storie ed emozioni per parlare di autismo e inclusione. Un evento che non è stato solo un momento di riflessione, ma un impegno collettivo a costruire una comunità più consapevole e unita.

Promosso dalla Fondazione Antonino Scopelliti e dalla Cooperativa Rose Blu, con il supporto de I Bambini delle Fate e del network LaC come media partner, l’iniziativa ha acceso una luce potente sull’autismo, restituendo centralità a un tema troppo spesso relegato ai margini.

Partner dell’evento sono stati la Cooperativa Rose Blu, l’associazione I Bambini delle Fate, Confcommercio, il network LaC, Igers, Altafiumara, APAR, Conpait, Nesci, Altomonte, Tramontana, Fazari, Tesoriere e Tenuta Regina Sant’Angelo, realtà che hanno unito forze e risorse per trasformare «AUTentico Natale» in un esempio tangibile di inclusione e collaborazione.

La conduzione dell’evento è stata affidata a Elisa Barresi, giornalista del network LaC, che con sensibilità e trasporto ha guidato i presenti in un viaggio fatto di emozioni, testimonianze e impegno sociale. «AUTentico Natale» non è stato un semplice incontro, ma un abbraccio collettivo a quelle famiglie, a quelle storie, a quei volti che ogni giorno lottano per essere visti e ascoltati.

L’essenza di un Natale autentico

«Inclusione e legalità sono le fondamenta su cui si costruisce una società giusta», ha dichiarato Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione Antonino Scopelliti.

Le sue parole, cariche di verità e passione, hanno risuonato nella sala gremita, aprendo un dibattito che ha toccato corde profonde. «Quando lo Stato lascia vuoti, la criminalità organizzata trova spazio. Creare una rete di supporto non significa solo aiutare chi è in difficoltà, ma sottrarre terreno all’illegalità. È un dovere che abbiamo verso noi stessi e verso il futuro dei nostri ragazzi».

Il ruolo della comunità è stato al centro anche dell’intervento di Domenico Barresi, presidente della Cooperativa Rose Blu, che ha sottolineato il valore della collaborazione: «AUTentico Natale non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un cammino condiviso. Abbiamo il dovere di trasformare ogni progetto in una possibilità reale, di costruire un futuro che sia all’altezza delle ambizioni di chi vive la disabilità».

Un racconto fatto di musica e umanità

La serata ha trovato uno dei suoi momenti più intensi nell’esibizione dell’Orchestra Giovanile Corde Libere, un progetto che da oltre dieci anni unisce giovani musicisti in una missione che va oltre la musica. «Corde Libere non è solo un’orchestra: è una famiglia, un laboratorio di inclusione sociale», ha spiegato il direttore Alessandro Calcaramo. Ogni nota suonata è stata un messaggio di speranza, ogni ritmo un simbolo di unità tra culture e tradizioni diverse. «La musica è il nostro linguaggio universale, un modo per dimostrare che non esistono barriere che non possano essere superate».

Le emozioni si sono fatte palpabili quando i giovani dell’orchestra hanno interpretato brani della tradizione calabrese intrecciati con ritmi internazionali, raccontando attraverso la loro arte un messaggio universale: la diversità non è un ostacolo, ma una risorsa inestimabile.

L’arte che dà voce al silenzio

Le immagini e i colori dell’arte hanno raccontato con una forza silenziosa il mondo dell’autismo. Le fotografie di Filippo Latella hanno rivelato la quotidianità di chi vive nello spettro autistico, cogliendone la bellezza nascosta nei dettagli più semplici. Le opere di Davide Ricchetti, invece, hanno offerto una prospettiva intima e toccante, trasformando le emozioni in forme visive capaci di parlare a tutti.

La mostra fotografica nata dal progetto “Calabria con i miei occhi”, frutto della collaborazione con la Fondazione Jole Santelli, ha portato il pubblico in un viaggio attraverso lo sguardo di ragazzi autistici. «La Calabria vista da loro è un luogo autentico, privo di pregiudizi. Una terra che sa raccontarsi e farsi amare attraverso gli occhi di chi la guarda senza filtri», ha commentato Liria Ingallina, esprimendo l’importanza di rompere gli stereotipi legati all’autismo.

Le testimonianze che toccano il cuore

La forza dell’evento ha trovato il suo apice nelle testimonianze delle famiglie. Ogni parola è stata un richiamo a riflettere sul tema del «Dopo di noi», una questione che spaventa e interpella ogni genitore. «Cosa accadrà ai nostri figli quando noi non ci saremo più?», ha chiesto una madre, lasciando un silenzio carico di emozione nella sala. È una domanda che non può essere ignorata, ma che richiede risposte concrete e collettive. Un faro di speranza si è acceso con il progetto de I Bambini delle Fate, un modello innovativo che punta all’autonomia e all’inclusione lavorativa. «Non parliamo di assistenzialismo, ma di un percorso che restituisce dignità e indipendenza», hanno spiegato i promotori, offrendo una visione che guarda al futuro con concretezza e determinazione.

Un messaggio che continua a vivere

Il network LaC ha svolto un ruolo fondamentale nel trasformare «AUTentico Natale» in un racconto che supera i confini dell’evento stesso. Attraverso approfondimenti dedicati e uno speciale su LaC Tv, il messaggio di inclusione e solidarietà continuerà a vivere, raggiungendo un pubblico ancora più vasto. Elisa Barresi, con la sua conduzione appassionata, ha dato al racconto una voce che non si spegnerà: «Abbiamo rotto il silenzio, abbiamo dato spazio a storie che meritano di essere conosciute. Questo è il primo passo per costruire un futuro di vera inclusione».

Un Natale che cambia il futuro

La serata si è conclusa, ma il suo messaggio resta. «AUTentico Natale non è solo un evento, ma un simbolo di ciò che possiamo costruire insieme», ha detto Christian Zuin di Protur Media, catturando l’essenza di una serata che ha unito arte, musica e storie in un unico abbraccio collettivo. Rosanna Scopelliti ha chiuso con parole che non lasciano spazio all’indifferenza: «Ognuno di noi può fare la differenza. Ma dobbiamo crederci, insieme. Questo è il nostro impegno: costruire un futuro dove nessuno venga lasciato indietro». Un futuro che ieri sera è sembrato più vicino, grazie alla potenza di un Natale autentico.