“Com'e noto, il 13 marzo 2017 ho adottato il DCA 50 che prevede l’assunzione di 592 addetti nei vari profili per tutti gli ospedali calabresi”. Inizia così una nota del commissario ad acta per il rientro dal deficit sanitario Massimo Scura. “II DCA 50 seguiva il decreto 134 del 20 dicembre, sottoscritto anche dal sub commissario, che, come detto nel testo, rappresentava un primo stralcio (di 544 addetti) del totale fabbisogno degli ospedali calabresi valutato, anche dal sub commissario, che ha sottoscritto con me il documento inoltrato ai Ministeri in 1414 unita che poi siamo riusciti a ridurre, rinviando ad un successivo decreto, il 50 appunto, il saldo delle assunzioni.

 

II sub commissario ha ritenuto di non dover firmare il decreto 50 con motivazioni che io stesso ho ribattuto, una per una, definendole pretestuose. II dirigente generale Fatarella, nominato dal presidente Oliverio, ha ritenuto di avere il potere di non pubblicare il DCA 50. Io la penso diversamente e ho inoltrato, al riguardo, un esposto alia Procura della Repubblica di Catanzaro. I Ministeri affiancanti hanno inoltrato al commissario un parere nel quale affermano che, mancando la firma del sub commissario, per prassi consolidata (con decine di eccezioni, tre delle quali riguardanti anche il sub commissario Urbani), il DCA 50 "non può essere ritenuto valido" guardandosi bene dal citare la norma a sostegno di questa parere o la norma che io avrei violato nel sottoscrivere da solo il DCA 50 per un semplice motivo: entrambe le norme non esistono. Del resto se così fosse il sub commissario avrebbe potere di veto sull'azione del commissario: assurdo!

 

Vista la situazione io stesso ho avanzato formale richiesta di pubblicazione del DCA 50, al direttore responsabile del BURC in data 18 maggio. Allo stesso direttore del BURC ho fatto pervenire, il 29 maggio, il parere scritto dell'avvocatura distrettuale dello Stato che conferma il potere del commissario a far pubblicare i propri atti. Un continuo scarica barile di responsabilità tra il direttore responsabile del BURC, i dirigenti del dipartimento Organizzazione e Personale della Regione Calabria e l'avvocatura Regionale, porta fino ad oggi, quando mi sono visto costretto a depositare un esposto alia Procura della Repubblica di Catanzaro per verificare se sussistano fatti penalmente rilevanti al riguardo (omissione di atti di ufficio?).

 

Leggo infine dalla stampa che ieri il Presidente Oliverio avrebbe scritto alla Ministra Lorenzin invocando lo sblocco del DCA 50, fermo da tre mesi. Saluto l'iniziativa del Presidente con grande piacere, ma penso che sarebbe bastato chiedesse al suo dirigente generale o al suo dipartimento di pubblicare il decreto il 13 marzo o nei giorni successivi. Avremmo tutti perso meno tempo e, soprattutto, i servizi sanitari non ne avrebbero sofferto, molti giovani avrebbero trovato lavoro e avremmo rispettato la Legge 16112014 sull'orario di lavoro. Ma a volte pare che in Calabria le leggi siano un optional”.

 

l.c.