Il Miur pubblica la graduatoria nazionale che assegna le risorse per l'edilizia. Entro giugno 2023 partiranno nuovi cantieri anche ad Arcavacata
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All’università della Calabria sono stati assegnati 7,5 milioni di euro per interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico. Entro giugno 2023 partiranno nuovi cantieri per opere di edilizia universitaria e l’unico ateneo calabrese ad accedere ai fondi statali sarà appunto l’Unical.
La graduatoria è stata pubblicata sul sito del ministero dell’Università e della ricerca ed elenca i 43 atenei che hanno avuto accesso alla prima tranche di contributi del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca, istituito per promuovere gli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale e degli enti di ricerca.
«Aggiungiamo un altro tassello per rendere i nostri atenei e i luoghi della ricerca e della formazione sempre più a misura di studente - ha dichiarato il ministro Anna Maria Bernini - Vogliamo strutture accoglienti, ma soprattutto efficienti, moderne, sostenibili e soprattutto da realizzare in tempi rapidi».
Questa linea di interventi, la prima del Fondo, vede impegnati 537 milioni di euro su oltre 1 miliardo e 400 milioni complessivi (in 14 anni) in esso confluiti e riguarda lavori di edilizia e da avviare entro il prossimo 30 giugno.
Le risorse serviranno per cofinanziare la costruzione, la ristrutturazione, il miglioramento, l’ampliamento, la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico, l’efficientamento energetico di beni immobili adibiti o da adibire alle attività istituzionali delle università, con l’esclusione degli interventi di edilizia residenziale per cui sono previsti appositi fondi, oltre l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche e di grandi attrezzature scientifiche. Da questo finanziamento sono esclusi gli interventi di edilizia residenziale, per i quali si procederà con altri fondi.
I programmi e gli interventi per cui è stato chiesto il finanziamento sono stati presentati con modalità telematiche. La richiesta doveva indicare la suddivisione del costo degli interventi per ogni progetto nelle annualità alle quali si riferisce ed in relazione allo stato di avanzamento dei lavori. Le richieste sono state valutate da un’opposita commissione composta da cinque membri e nominata con decreto del segretario generale del ministero.
Una volta assegnati i fondi, le Istituzioni, previa verifica del Collegio dei revisori dei conti, saranno tenute ad attestare al ministero l’avanzamento delle spese effettivamente sostenute, secondo le modalità e i termini definiti dalla competente direzione generale.
La competente direzione generale del ministero effettua il monitoraggio dello stato di realizzazione degli interventi finanziati e, in caso di impossibilità a realizzare il programma finanziato (anche dovuta al mancato rispetto dei termini per l’avvio del programma in assenza di sopravvenuti e motivati impedimenti oggettivi non imputabili all’Ateneo), o in caso di violazione degli obblighi (accertata in sede di monitoraggio), l’assegnazione viene revocata con decreto del ministro.