Il manifesto della Calabria Film Commission è ripetuto per tre volte nell’area che il sito riserva alle disposizioni per il personale. E dato che personale non ce n’è: «La Fondazione Cfc si avvale di professionalità esterne, nelle vesti di consulenti e collaboratori, e non è dotata di alcuna unità di personale né a tempo determinato né indeterminato». Insomma, non vogliamo dipendenti e lo rivendichiamo (piccola trasgressione alla regola: si cercano tre profili a tempo determinato per 24 mesi). Nessun posto fisso, segno dei tempi: i maligni, però, potrebbero dire che è un modo per assegnare incarichi a seconda del vento politico. E in effetti qualche professionista di area nel listone della Fondazione c’è.

A differenza delle determine di spesa che si fermano al titolo, gli incarichi di consulenza (e le retribuzioni) sono ben visibili e permettono di offrire una rappresentazione del team al lavoro nell’ente che si propone di promuovere la Calabria attraverso il sostegno alle produzioni audiovisive.

Lo squadrone è pagato a gettone: un numero di giornate variabili da 36 (per l’attività di social media editor e fotografo) a 240 (il project manager). Quasi tutti secondo standard retributivi europei: 250 euro al giorno, tranne il consulente per le pubbliche relazioni che prende 10 euro in meno e il social media editor che guadagna 350 euro a giornata.

Altri consulenti hanno invece uno stipendio fisso: va dai 7.500 euro per un altro social media editor fino ai 36mila del fotoreporter passando per i 14.400 dell’esperta reclutata per “redazione ufficio stampa”. Giornalista? Se lo è non lo ha messo del curriculum in cui, invece, ha giustamente inserito la laurea triennale in Dietista conseguita con 110 e lode. Tra le sue esperienze non ci sono riferimenti alla comunicazione, nel contratto (un anno a partire da maggio 2024) sì.

Per restare all’ufficio stampa, il direttore invece di esperienza ne ha da vendere: importante curriculum giornalistico al quale si abbina anche una presenza in Film Commission, ma nel cda, tra il 2006 e il 2010. Amministratore nell’era in cui la Calabria era governata da Agazio Loiero, consulente ora che al timone c’è il centrodestra di Roberto Occhiuto: il contratto prevede 192 giornate di lavoro nel 2024 e un compenso di 48mila euro.

Il fotoreporter di ritorno e lo skipper

Dai testi alle immagini: il fotoreporter da 36mila euro all’anno ha una lunga esperienza nei giornali. Il suo contratto è stato oggetto di feroci polemiche quando la Giunta presieduta da Giuseppe Scopelliti lo assoldò - sempre come fotoreporter - a 41mila euro e in Regione ci fu una piccola sollevazione (fallita) per la decisione di non ricorrere a personale interno.

Uno dei curriculum più affascinanti appartiene a un altro fotografo (che è anche social media editor): skipper a Tropea, ufficiale di macchina a bordo di navi da crociera, pilota di droni e ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia. È lui a guidare la Calabria Film Commission nei perigliosi mari del web.

Tre in uno: principe, ex star dei reality e commerciante di metalli pesanti

Curriculum perfettamente sintonizzato con l’incarico (la cura delle Pubbliche relazioni) per il consulente da 120 giornate lavorative a 240 euro al mese: totale 28.800 euro. Più avventuroso di uno skipper, il nostro esperto ha lavorato nell’ufficio vendite di Fiat Belgio a metà degli anni 70, poi si è occupato del trading di ferro cromo dal 1976 al 1980 per passare alle public relations nel 1985 (eventi d’arte e di moda) e alla comunicazione per tv e stampa. Ha ideato mostre d’arte a Lecce e creato brand enogastronomici e di cosmesi. Dopo le mostre il ritorno ai metalli nel cda di un’azienda attiva nel trading della ghisa dal 2013 al 2020. In Film Commission è alla seconda esperienza (sempre nell’era Occhiuto). Il meglio lo teniamo per la fine: è un principe e in passato ha partecipato al reality L’isola dei famosi (breve apparizione).

Il consulente a metà tra Occhiuto e la compagna Siracusano

Alla voce relazioni esterne c’è un giovane consulente che ha già un’esperienza importante nelle istituzioni. A partire dal 2021 ha iniziato a gestire i social media e i copywriting per gli account del Gruppo parlamentare e di un gruppo di deputati. Nel 2022 segnala spin doctoring e preparazione di dossier e materiale per il capogruppo per la partecipazione a talk show e programmi televisivi e radiofonici. Di quale area siano i politici con i quali ha collaborato diventa chiaro nel 2023 quando fa il salto alla Presidenza del Consiglio dei ministri con la «creazione e supervisione di strategie di comunicazione digitale per il sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento». Cioè Matilde Siracusano, compagna del presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto. Di area leghista, invece, è una dei consulenti nell’area giuridica: ex capo di Gabinetto del governatore facente funzioni Nino Spirlì e coordinatrice della Lega Giovani a Cosenza. Per lei 189 giornate di lavoro complessive per 250 euro a gettone (oltre 47mila euro). 

Il legame stretto tra cultura e politica

Cambiamo settore ma restiamo nell’area politica di centrodestra: 120 giorni di lavoro per 250 euro a giornata (totale 30mila euro) per l’avvocato che offre assistenza legale alla Film Commission e ha una legittima passione per la politica. È stata vice sindaco a San Giovanni in Fiore fino al 2022, poi ha lasciato la giunta ma gravita nel centrodestra, in Fratelli d’Italia.

Lunghissima esperienza negli spettacoli anche per i due project manager. Il primo ha diretto a Cosenza il Festival delle Invasioni e “inventato” il Festival del Fumetto. In Cfc è entrato per la prima volta nel 2016, ha collaborato anche con la Lucania Film Commission (dal 2013 al 2019) e segnala anche un ruolo nel cda di Amaco tra il 2006 e il 2013 oltre che la direzione artistica della Casa delle Culture di Cosenza dal 1998 al 2006.

Prime esperienze da organizzatore di eventi culturali nel 2002 a Castrolibero per l’altro project manager (quello da 240 giornate di lavoro: 60mila euro all’anno). Poi collaborazioni con il maestro Giancarlo Cauteruccio e una presenza costante nel perimetro dell’area urbana di Cosenza: nel capoluogo, a Rende, a Cerisano. Dal novembre 2016 al novembre 2019 è stato dirigente del comune di Cosenza (il sindaco era Mario Occhiuto). Nel curriculum mette in evidenza l’esperienza di avvio del Planetario oggi tristemente abbandonato e aveva un ruolo nella Cittadella regionale nella struttura della compianta presidente Jole Santelli. Dopo la scomparsa di Santelli il trasferimento in Film Commission dove ha ricoperto anche nella breve parentesi con alla guida Giovanni Minoli il ruolo di project manager. Il timoniere dello squadrone (rigorosamente di area, nel senso della politica) chiamato a rivoluzionare l’immagine della Calabria. Ma dove vai senza uno skipper?