Un percorso di partecipazione attiva dei giovani alla vita della città; un lavoro con le reti associative nazionali che, tramite i referenti locali, arriveranno a Cosenza per assemblee ed eventi di rilievo; l’avvio di una rassegna di cinema sociale; un focus sul servizio civile universale e una formazione specifica dedicata a chi vorrà approcciarsi per la prima volta al volontariato. Sono solo alcune delle attività che caratterizzeranno Cosenza Capitale Italiana del Volontariato 2023 e che sono state illustrate ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione avvenuta nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi alla presenza del sindaco e dell’assessore al Welfare di Cosenza, Franz Caruso e Veronica Buffone e del presidente del CSV Cosenza, Gianni Romeo.  Collegati da Roma e Bergamo, la presidente di CSVnet Chiara Tommasini e il presidente del CSV di Bergamo, Oscar Bianchi.

Capitale italiana del volontariato è il titolo assegnato da CSVnet – associazione nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, con il patrocinio di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, alla città che ha saputo valorizzare il contributo di volontari, associazioni e amministrazioni locali nella costruzione del bene comune. Cosenza è la seconda città ad avere ottenuto questo titolo proprio dopo Bergamo.

«Siamo felici – ha affermato la presidente di CSVnet Chiara Tommasini – che il testimone della Capitale Italiana del Volontariato di Bergamo 2022 sia stato raccolto da Cosenza, una terra che esprime tanto protagonismo del volontariato da valorizzare e con cui vogliamo dialogare, anche per raccontare un volto diverso del Mezzogiorno, coeso e solidale».

Il 25 marzo, alle 10, alla sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza ci sarà l’evento inaugurale con la partecipazione delle istituzioni e di esperti nazionali. Nell’occasione saranno presentati anche i risultati della ricerca sul volontariato cosentino realizzata in collaborazione con il Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria. Dalla ricerca emerge che a Cosenza e provincia c’è un volontariato attivo e in crescita che opera soprattutto in ambito sociosanitario. «Pensiamo a come sarebbero le nostre città senza associazioni - ha dichiarato Romeo – quest’anno sarà l’occasione per dare la giusta visibilità al nostro mondo». 

Per il sindaco Franz Caruso il Terzo Settore è un patrimonio inestimabile della città di Cosenza che ha una grande capacità di accoglienza e rappresenta il motore di sviluppo di un’intera provincia. «La nostra amministrazione ha puntato molto sul terzo settore e per la città si tratta di un riconoscimento prestigioso». La pensa così anche l’assessore Buffone che ha manifestato grande soddisfazione per l’avvio delle attività della Capitale.