«La dobbiamo smettere con questa corruzione, è un cancro che ci sta mangiando. Non possiamo continuare a subire quello che succede negli uffici pubblici». È durissimo l’intervento di un agricoltore di Polistena che partecipa al presidio di Lamezia.

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L’uomo si è fermato a parlare con i cronisti presenti e ha puntato il dito contro la corruzione che caratterizzerebbe alcuni uffici pubblici, facendo un esempio molto esplicativo: «Se vado a presentare la documentazione per ottenere il gasolio per uso agricolo, sembra che mi facciano l’elemosina. Per avere un certificato devo buttare il sangue. E poi scopro che chi si occupa della mia pratica avrebbe gradito che gli avessi portato, chessò, un gallo, una soppressata. È così che si accelerano i tempi. Basta, questa storia deve finire. I funzionari e i dipendenti pubblici li paghiamo noi, con i nostri soldi, altro che soppressate».