VIDEO | Ad una settimana dalla violenza subita dal primo cittadino Raffaele Scaturchio, nuova iniziativa dell'associazione "Libera" che incontra e si confronta con i giovani
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Chiedono maggiori controlli nelle zone adiacenti alle scuole e un maggiore coordinamento tra i dirigenti scolastici per una prevenzione più corale di ogni forma di devianza giovanile. E’ questa la nuova piattaforma comunicata al prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli, dagli studenti scesi in pizza per condannare «ogni forma di violenza», ad una settimana esatta dall’aggressione subita dal sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio. Il primo cittadino, accolto fra gli applausi nel concentramento tenutosi davanti al municipio vibonese, ha parlato ai ragazzi ringraziandoli «per il segnale di resistenza» che anche hanno voluto lanciare in questi giorni.
La manifestazione, a poche ore dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che ha disposto un sistema di tutela personale del primo cittadino, è stata promossa da Libera – presenti Giuseppe Borrello e Maria Joel Conocchiella – e fa il paio con una iniziativa di sostegno che due giorni fa avevano organizzato le associazioni del piccolo centro delle Serre vibonesi. A dar manforte al sindaco di Forza Italia, aggredito in municipio da 4 giovani poi arrestati – che avrebbero “incolpato” Scaturchio nonché i colleghi di Acquaro e Arena per il sostegno espresso nel settembre scorso ai carabinieri – sono arrivati anche il primo cittadino di Vibo Valentia, Maria Limardo, il deputato 5Stelle Riccardo Tucci, e la consigliera provinciale di Coraggio Italia, Elisa Fatelli.
Diversi gli interventi che si sono alternati al microfono, tra cui quello di Martino Ceravolo, il commerciante di Soriano Calabro il cui figlio, Martino, fu ucciso per errore durante un agguato di mafia.