Con la morte del prof Pancrazio Promenzio se ne va un pezzo di storia politica, artistica e culturale della nostra Calabria. Docente di storia dell’arte nella sua città, oggi Corigliano – Rossano, pittore, per cultura e per impegno politico era fortemente di sinistra, un socialista forte e fiero. Con la sua passione per l’arte ha ricordato i momenti più difficili della nostra terra, come la tragica vicenda dei martiri di Melissa.

Nel 1980, il suo dipinto “Melissa” fu inserito nell’annuario italiano degli artisti e venne esposto nelle mostre più importanti d’Italia. Un artista, un intellettuale, un militante socialista. Negli anni ’70 si schierò apertamente nelle lotte dei contadini dell’area Jonica, sostenne apertamente le battaglie dei braccianti, dei pescatori, di quanti in Calabria lottavano per la conquista dei diritti negati e per la crescita sociale e culturale delle classi più deboli.

Dicevamo della sua passione per l’arte: con i maggiori pittori italiani aveva un costante rapporto, mentre con Aldo Aniasi a Milano discuteva sulle battaglie per dare la terra ai contadini, con in primo piano di fatti Portella della Ginestra, le lotte per la terra in Sila e nel resto della Calabria. Momenti drammatici, tensioni altissime, contrapposizioni epocali. Ma il prof socialista Promenzio non ha mai avuto un dubbio: si schierò e fu in prima fila per i contadini, per gli operai.  Un combattente, un artista, un fiero calabrese.