Il sindaco Pino Capalbo: «La memoria di quanto è accaduto 80 anni fa è un patrimonio che dobbiamo preservare e valorizzare»
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L’annuncio avviene nel momento più significativo. Il 25 aprile 2025 per Acri segna anche il giorno in cui il sindaco Pino Capalbo ha comunicato che il Comune ritirerà la cittadinanza onoraria conferita, al pari di tanti altri Municipi, a Benito Mussolini durante il Ventennio. Nel celebrare la Liberazione, pertanto, viene compiuto un gesto fortemente antifascista, così come la Costituzione italiana impone.
«Nel celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo abbiamo inaugurato lo slargo dedicato ai partigiani acresi, annunciando la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferita nel 1924 in tanti comuni d’Italia, compreso Acri. La cittadinanza a Mussolini è incompatibile con i valori della Costituzione, e noi non abbiamo nessun problema a dichiararci antifascisti». Sono queste le parole di Pino Capalbo a commento di quanto deciso.
«La memoria di quanto è accaduto 80 anni fa è un patrimonio che dobbiamo preservare e valorizzare, ricordando l’impegno coraggioso, il rischio corso dagli italiani che si opposero alla dittatura, il sacrificio cui tanti di loro andarono incontro. Quando l’Italia uscì dall’incubo della dittatura, le nostre madri, i nostri padri, i nostri nonni e bisnonni provarono un sussulto di dignità. Perché la Liberazione e con essa la Libertà, non erano state donate, calate dall’alto – evidenzia ancora Pino Capalbo -. Erano state conquistate con una lotta lunga e partecipata, una lotta che aveva inciso sulle coscienze, gettando le basi per costruire una nuova Italia. Il 25 aprile è una data importante, una giornata di commemorazione, ma soprattutto di impegno per il presente e per il futuro, facendo sì che i giovani divengano custodi della memoria e costruttori di ponti di pace, ponti di solidarietà e non di muri».