L'assemblea pubblica si è tenuta nei locali dell'ostello “Dambe so” che dà un tetto a circa 40 lavoratori stagionali. È stata promossa dall'Usb di Reggio Calabria anche in seguito ad alcune aggressioni a migranti
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Si è discusso di diritti, dignità del lavoro e agricoltura sostenibile all’assemblea pubblica organizzata domenica sera al “Dambe So”, la Casa della dignità, nel quartiere Eranova di San Ferdinando. Iniziativa significativa in un territorio come la Piana di Gioia Tauro in cui l’agricoltura riveste un ruolo fondamentale, e dove talvolta i migranti in cerca di lavoro vengono vessati e sottopagati. Per dire no ad ogni forma di sfruttamento, l’incontro è stato indetto dall’Unione sindacale di base di Reggio Calabria in sinergia con l’associazione di promozione sociale Sos Rosarno. La crisi del settore che a cascata si ripercuote sia sui piccoli imprenditori sia sui lavoratori, a solo favore delle multinazionali, è stata al centro del dibattito. Ci si è confrontati su quella che dovrebbe essere una degna accoglienza e salari dignitosi per i lavoratori stagionali, anche in virtù dei recenti episodi di aggressioni a braccianti africani che si sarebbero verificati mentre quest’ultimi rincasavano verso l’insediamento di Contrada Testa dell’acqua a Rosarno. Si è discusso sulla grande distribuzione che costringe i piccoli imprenditori agricoli a svendere i prodotti. Ci si è auspicati un sostegno verso l’agricoltura in sofferenza e un prezzo giusto, equo e trasparente delle merci che dovrebbero essere di qualità.
Che cos’è “Dambe so”
Il progetto “Dambe so”, ideato dalla Federazione delle Chiese Evangeliche tre anni fa, ha come finalità ridare dignità, tutela e speranza ai lavoratori stagionali che spesso vivono in autentici ghetti indecorosi nella Piana di Gioia Tauro. In un ex albergo dismesso si è allestito un ostello per dare un tetto a circa 40 braccianti agricoli, i quali contribuiscono anche alle spese della struttura. Un’altra parte dei costi è coperta da finanziamenti specifici e dalla vendita delle arance del progetto Etika, in sinergia tra Mediterranean Hope e Sos Rosarno, vuole creare una rete di acquisto tra chiese e associazioni. In estate, l’ostello mette a disposizione i suoi alloggi per accogliere turismo solidale in collaborazione con organizzazioni no profit. Un modello virtuoso di autosostentamento che non grava sullo Stato, promuove un’economia circolare, contrasta l’irregolarità e lancia il messaggio che attraverso l’unione è possibile superare l’emarginazione. Tanti volontari, associazioni, cittadini, si prodigano per dare il proprio sostegno all’iniziativa. Dambe So, in lingua bambarà, una delle più diffuse nell’Africa occidentale, significa “casa della dignità”. Mai nome fu più appropriato. All’interno della struttura sono promossi anche percorsi di alfabetizzazione e incontri culturali e di informazione come quello in questione.
Appoggio all’assemblea pubblica di San Ferdinando è stato dimostrato anche dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, rappresentata dal consigliere metropolitano delegato all’immigrazione, Michele Conia: «È senz'altro obbligatorio continuare a tenere sempre alta l’attenzione sul rispetto delle persone, dei lavoratori e del lavoro in un territorio particolarmente sensibile come quello di San Ferdinando, Rosarno e della Piana di Gioia Tauro più in generale – ha affermato -. Siamo al fianco dei braccianti e di chi lotta, quotidianamente, per il miglioramento della qualità della propria vita. Per questo motivo sono presente all’assemblea, condividendone lo spirito che mira a riflettere su un prezzo giusto, equo e trasparente dei prodotti dei nostri campi e consapevole che un’agricoltura sana e di qualità passa inevitabilmente anche dal rispetto dei diritti dei lavoratori. Concetto, quest’ultimo, che contempla salari onesti ed un’accoglienza dignitosa per i braccianti».