A Rosarno quest’oggi si è compiuto un passo in avanti verso l’integrazione e l’accoglienza. Per dare dignità ai lavoratori stagionali e superare situazioni di degrado, si è proceduto al trasferimento di alcuni migranti dal campo container di contrada Testa dell’Acqua, alla nuova struttura denominata Villaggio della Solidarietà, inaugurata per l’occasione in contrada Carmine.

Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, tra cui i sindaci di Rosarno Pasquale Cutrí, Gioia Tauro Aldo Alessio, Taurianova Roy Biasi e del Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, sono state consegnate ufficialmente diverse unità abitative arredate, da 96 posti letto, che al momento accoglieranno 24 persone. Sono stati offerti nuovi alloggi e contemporaneamente si sono distrutte alcune vecchie baracche. È la strategia che si intende perseguire. La sinergia tra le istituzioni ha dato i risultati in una città dov’è cospicua la presenza di migranti.

«Spero che sia l’inizio di un progetto che possa avere sviluppi diversi, che possa servire a chiudere definitivamente situazioni incresciose e favorire l’integrazione – ha affermato il prefetto Clara Vaccaro –. Bisogna superare l’idea dei ghetti. Confidiamo nell’aiuto di tutto il territorio, delle associazioni, della Chiesa, per svolgere un lavoro in simbiosi. La condivisione d’intenti è importante».

Si confida nel rispetto delle regole, si è fiduciosi e ci si augura che le sistemazioni alloggiative rimangano nelle buone condizioni attuali. L’associazione Oasi Odv sosterrà l’integrazione con servizi di accoglienza, amministrativi e assistenza legale.

«Il passaggio ulteriore è responsabilizzare questi ragazzi. Finalmente escono dal degrado, spetta a loro adesso mantenere in ordine – ha esortato il prefetto -. Cominciamo da zero, è tutto nuovo. Cerchiamo di fargli capire che questa è casa loro. Altrimenti non si passa mai alla fase di integrazione successiva».

Una delegazione dei neo residenti nella struttura ha ringraziato di cuore per i nuovi alloggi, che gli restituiscono dignità e per cui si battevano da tempo. L’area è stata benedetta dal parroco del Duomo di Rosarno don Salvatore Larocca, con la speranza che possa diventare un luogo da esempio per tutta la Piana.

Sul territorio sono tanti i lavoratori che provengono da Paesi stranieri e vivono in condizioni di precarietà. Manodopera necessaria in molti campi, soprattutto nel settore dell’agricoltura. Altri Comuni, come Taurianova con il borgo solidale, stanno intraprendendo la stessa strada per offrire un tetto ai migranti. Tasselli fondamentali nel percorso di crescita della collettività.