All’iincontro-dibattito che si è tenuto negli spazi dello storico Palazzo Sanseverino Falcone, hanno preso parte gli studenti del territorio acrese. Soddisfatto il sindaco Pino Capalbo
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“Intelligenza artificiale, il fragile e sottile confine tra creatività, gioco e reato” è il titolo dell’interessante incontro-dibattito che si è tenuto ieri, lunedì 24 marzo, ad Acri negli spazi dello storico Palazzo Sanseverino Falcone, a cui hanno preso parte le scuole del territorio acrese.
In un’epoca in cui le nuove tecnologie stanno ridefinendo le interazioni e l’apprendimento dei giovanissimi ma non solo, il tema del convegno ha suscitato molto interesse, offrendo l’opportunità di confronto su come integrare al meglio le tecnologie nei percorsi formativi ed educativi.
Dopo i saluti del sindaco di Acri, Pino Capalbo, che introducendo il tema ha sottolineato come «l'uso iperrealistico dell'intelligenza artificiale può avere un risvolto negativo se non si ha una buona educazione digitale», i relatori Fabio Ferraro, Ispettore responsabile della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Cosenza, Nicola Perrotta, referente sicurezza reti e dati del Dimes - Università della Calabria, Gianluigi Greco, professore Ordinario e Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria e Maria Giuseppina Bartolo, ricercatrice Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria, hanno interagito con gli studenti presenti con approfondimenti utili alla discussione per far comprendere, da più punti di vista, vantaggi e svantaggi dei nuovi mezzi tecnologici ed il loro corretto utilizzo.
Una particolare attenzione è stata dedicata al fenomeno del furto di identità on line, confrontandosi con gli alunni sulle semplici regole da seguire per non incorrere nelle trappole del web. Molto spazio è stato dedicato al tema del cyberbullismo, sensibilizzando i giovani studenti sull’uso corretto delle parole all’interno dei social network, in particolar modo sull’utilizzo delle chat di gruppo scolastico. Ma si è soprattutto discusso su quanta disinformazione ci sia e che causa una sbagliata percezione di cosa sia veramente l’intelligenza artificiale, di quali siano i suoi confini, i suoi ambiti di applicazione, di dove sia quella zona oltre alla quale l’intelligenza artificiale tecnicamente non riesce ad andare, ovvero che si tratta di sistemi che producono informazioni che fornisce l’intelligenza umana, e che in realtà non possono inventare nulla.