«Ci mancava tanto un luogo nostro in cui ritrovarci. Tenevamo molto a raggiungere questo traguardo che adesso ci consente di avviare una nuova stagione del nostro impegno su questo territorio». Così Caterina Iacopino, presidente dell'Udi (Unione Donne in Italia) di Reggio Calabria commenta l’inaugurazione della sede associativa sulle centralissima via Aschenez, al numero civico 21.

Reggio è stata tra le prime città in Italia in cui l'associazione, impegnata nella Resistenza già nel 1944, avviava attività a sostegno dei più vulnerabili, ai reduci, alle famiglie e ai bambini piegati dalla guerra e dalla miseria. Da subito l'Udi si pose a livello nazionale come la maggiore organizzazione femminile di promozione politica, sociale e culturale, portatrice di un forte messaggio di militanza nella sorellanza. Reggio Calabria non restò indietro. Anzi.

Qui Rita Maglio, femminista ante litteram, la prima donna del Partito comunista a conquistare uno scranno nell’assise cittadina nel 1956, madre di Silvana Croce ancora oggi anima pulsante dell’Udi, innestò un seme prezioso che nel tempo è germogliato. Un cammino che da allora attraversa la storia della nostra comunità e che arriva adesso arriva a offrire anche un luogo di incontro e confronto.

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