La storia della Croce Rossa, il rapporto tra l’associazione e la città, le varie attività svolte e i servizi al supporto delle persone vulnerabili, sono stati tra i numerosi temi al centro dell’incontro avvenuto ieri nel salone “Le Cisterne” in via Roma a Gioia Tauro. L’evento in onore dei 160 anni della nascita della Croce Rossa Italiana è stato organizzato dal comitato della Cri di Gioia Tauro con il patrocinio del Comune. L’appuntamento fa parte di un tour itinerante che coinvolge gli oltre 700 comitati territoriali distribuiti in tutta la Nazione, per promuovere, valorizzare, e ringraziare i migliaia di volontari che ogni giorno offrono sostegno alle persone con fragilità.

Durante il convegno gioiese, moderato dal presidente del comitato di Gioia Tauro Maria Giovanna Ursida, si è fatto un quadro completo sui principi che caratterizzano l’associazione, primo fra tutti l’umanità, e sulle iniziative su cui si fonda la missione della Croce Rossa anche negli ultimi tempi: lotta alla pandemia, progetti rivolti alla tutela della salute e alla prevenzione, attività di supporto psico-sociale, assistenza sanitaria, campagne di sensibilizzazione, interventi durante i conflitti come quello in Ucraina, impegno nella diffusione del Diritto Internazionale Umanitario.
Il comitato di Gioia Tauro della Croce Rossa, con sede in via S.S. 111 in un edificio confiscato alla mafia, attraverso lo sportello sociale offre concreto sostegno alle famiglie indigenti e alle persone senza fissa dimora.

«In questo periodo storico difficile dal punto di vista socio-economico a noi si rivolgono 890 utenti del territorio comunale a cui diamo un pacco alimentare – spiega Maria Giovanna Ursida -. Gestiamo la nuova povertà, composta anche da famiglie monoreddito con all’interno 4-5 persone e che si trovano in difficoltà. Sopperiamo ai bisogni che arrivano da emergenze del momento, diamo accoglienza, ascolto, assistenza sanitaria. Siamo radicati nel territorio in modo capillare, lavorando in sinergia con l’ente comunale e le altre associazioni. Siamo ovunque e per chiunque, questo è il nostro motto».

Gli interventi

In una sala gremita in ogni ordine di posto, sono intervenute autorità civili, militari e religiose, svariate associazioni del territorio e alcuni rappresentanti di comitati locali della Cri. Presente anche il Corpo ausiliario Militare delle forze armate, parte integrante della Croce Rossa. Il Corpo Militare in situazioni di emergenza nazionale ed internazionale gestisce ospedali da campo, presidi medici avanzati, nuclei sanitari e logistici mobili e nuclei di decontaminazione Nbcr.

Hanno partecipato al dibattito il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, il quale ha ringraziato i volontari per la collaborazione e le attività svolte, ricordando altresì l’avvenuta attivazione di un servizio di trasporto presso le strutture ospedaliere offerto ai cittadini con difficoltà di mobilità; la presidente regionale del Comitato Regionale Calabria della Cri, Helda Nagero, la quale ha sottolineato che «la Croce Rossa è amore per l’umanità, in un mondo che ha bisogno di ritrovare i veri valori»; la vicepresidente della Croce Rossa Italiana, Debora Diodati, che ha elogiato il lavoro dei volontari «esercito di pace che cerca di stare vicino alle persone» e ha evidenziato l’importanza dei contesti territoriali che formano una rete capillare di interventi; il consigliere della Regione Calabria e medico Cri Domenico Giannetta, il quale ha affermato che «non ci può essere un mondo senza i valori della Croce Rossa » e ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le Istituzioni per supportare le realtà sociali in difficoltà presenti sul territorio; il Delegato nazionale all’Inclusione Sociale, Stefano Tangredi, che ha messo in luce la vocazione al soccorso dell’associazione, con attenzione a 360° e senza distinzione alcuna, verso le persone vulnerabili, al fine di ascoltarne i bisogni; l’Istruttore di diritto internazionale umanitario Antonio Bosco, che ha messo in rilievo l’importanza di far conoscere alle persone le norme e i diritti in caso di conflitti bellici; Chiara Nigro, U.O. Migrazioni della Cri, che ha parlato del progetto Restoring Family Links (RFL), un servizio atto a favorire il ricongiungimento familiare tra le persone care separate da conflitti armati, situazioni di violenza, migrazioni; il vicepresidente dell’ordine dei medici di Reggio Calabria Zampogna, che ha rimarcato la rilevanza dell’empatia e della capacità di mettersi nei panni degli altri; il delegato dell’ordine regionale degli assistenti sociali Giuseppe Macrì,  il quale, portando i saluti del presidente Danilo Ferrara, ha evidenziato il filo conduttore comune che unisce il proprio lavoro con quello della Croce Rossa, cioè il muoversi in contesti di disagio e povertà e in cui c’è bisogno di umanità e solidarietà, valori da promuovere anche nelle nuove generazioni; il Garante della salute della regione Calabria Anna Maria Stanganelli, ringraziando i volontari per l’impegno e le capacità, ha informato che verrà riconosciuto un pubblico encomio a Maria Giovanna Ursida per il lavoro svolto in questi anni.

La storia 

L’ideatore di quella che oggi è la Croce Rossa fu il filantropo e imprenditore svizzero Henry Dunant nel 1859. Toccato dalle sorti dei morti e feriti della battaglia di Solferino iniziò a fornirgli i primi soccorsi. Dopodiché, si darà vita alla prima cellula di quello che diventerà il Comitato Internazionale della Croce Rossa. In Italia verrà poi fondata il 15 giugno 1864 a Milano dal presidente Cesare Castiglioni, col nome di “Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra”.

Da 160 anni, la Croce Rossa Italiana offre supporto alle Istituzioni, nei grandi eventi, positivi e negativi, che interessano il Paese. Gli oltre 160 mila volontari, anche all’estero, sono attivi in vari campi: supporto psicologico, assistenza profughi, telecompagnia, distribuzione di pacchi alimentari, trasporti sanitari, sportelli sociali, case protette, spesa e farmaci a domicilio, RFL, mediazione culturale, telemedicina e telesoccorso, ambulatori, assistenza sanitaria, pet e art therapy, assistenza in attività di emergenza, raccolta sangue.

La Croce Rossa Italiana è stata insignita di una medaglia d'oro al valor civile e quattro medaglie d'oro al merito civile. Ha operato: prima e seconda guerra mondiale, emergenza Vajont, terremoto Aquila, terremoto Emilia-Romagna, terremoto Marche, emergenza migranti, emergenza Covid-19, emergenza Afghanistan, emergenza Ucraina, emergenza Ischia, emergenza Emilia-Romagna.

In Calabria, come ricordato da una mostra fotografica nell’ambito del convegno avvenuto ieri all’interno del salone “Le Cisterne” di Gioia Tauro, la Croce Rossa è intervenuta anche dopo il terribile terremoto del 1908, per dare soccorso alla popolazione locale e  contrastare la successiva epidemia di Vaiolo.