VIDEO | La classica Affrontata qui cambia nome e viene celebrata il giorno dopo il Lunedì dell’Angelo. A centinaia affollano il piccolo centro vibonese e molti giungono anche dall’estero per rivivere questo momento identitario
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«Anche quest’anno “catta bona!” (è caduta bene)» dice entusiasta il sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, al termine della ‘Ncrinata. La tradizionale processione che ogni martedì dopo la Santa Pasqua richiama nel centro del Vibonese migliaia di persone che giungono da ogni angolo della Calabria per assistere all’incontro tra l’Addolorata, San Giovanni e Cristo Risorto.
Un rito che suscita un tripudio di emozione e commozione. C’è chi percorre scalzo le vie del centro per devozione. Chi giunge da New York per un voto: «Ogni anno a Pasqua ritorno qui nella mia Dasà per assistere a questo momento di fede - dice commosso Giuseppe che aggiunge -. Ho chiesto alla Madonna la grazia di farmi vivere. Mi ha ascoltato».
Ma sono centinaia i dasaesi che giungono da ogni parte del mondo per assistere a un rito che si ripete da tre secoli. Sotto l'arco i portatori della confraternita del Rosario e dell'Immacolata attendono l'arrivo di San Giovanni che annuncerà la resurrezione di Cristo. La corsa dei fedeli, l'incontro tra la Vergine e il Cristo, l'urlo di giubilo della folla e il velo nero che viene tirato via tra gli applausi dei fedeli che al culmine della corsa si lasciano andare ad abbracci e pianti liberatori.