Ogni anno in Calabria nascono circa mille bambini pre-termine, che le madri non sono ancora in grado di allattare. Era il 1971 quando, presso l’ospedale Meyer di Firenze, veniva istituita la prima Banca del latte umano donato (Blud). I cambiamenti sociali in atto, il femminismo, il desiderio sacrosanto di lavorare e costruire una propria autonomia economica, allontanavano moltissime donne dall’allattamento al seno, mentre sul mercato si affacciavano le prime formule di latte artificiale. Il ritorno alla natura si sarebbe rivelato un processo lento e graduale.

Mezzo secolo e qualche anno dopo, in Italia si contano quarantaquattro Blud. Nel 2007 Maria Pia Galasso, pediatra e neonatologa presso l’ospedale Annunziata di Cosenza, fonda la Banca del latte “Galatea” unica Blud (ancora oggi) nel contesto regionale calabrese.

Selezionare, raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da mamme ritenute idonee è la nobile missione delle Blud. «Il direttore del reparto di Neonatologia dell’ospedale di Cosenza Gianfranco Scarpelli ha creduto sin dall’inizio in questo progetto», esordisce la dottoressa Galasso che poi aggiunge: «Il latte umano garantisce tutti i nutrimenti necessari per lo sviluppo psicofisico del bambino, a differenza di quello artificiale che causa obesità».

Nel 2010, la Banca del latte “Galatea” ha stipulato una convenzione (ormai scaduta) con il Comune di Cosenza, grazie alla quale la Polizia municipale è stata incaricata di prelevare a domicilio il latte donato: «Speriamo di riuscire presto a rinnovare questo accordo, perché si tratta di un aiuto prezioso».

Tutte le neomamme sono potenziali donatrici. La pediatra Maria Pia Galasso spiega: «Decidendo di aiutare altri bambini, non si toglie nulla ai propri figli. In fondo, è sufficiente donare anche un solo biberon di latte al giorno».

Attualmente, la Banca del latte “Galatea” è in grado di raccogliere le donazioni in un raggio di settanta chilometri dalla città di Cosenza, ma l’idea è quella di coprire il resto della provincia sfruttando ad esempio la presenza delle farmacie sul territorio.

La pediatra Maria Pia Galasso è da poco andata in pensione, ma continua a frequentare il reparto di Neonatologia dell’ospedale di Cosenza che ospita la Banca del latte “Galatea”, a sostegno della quale, nel 2014, è nata l’associazione “Gocce di Mamma”.