Il progetto

Poste Italiane vince appalto da 54 milioni per stoccare farmaci e dispositivi medici dell’Asp di Cosenza

Nel progetto prevista anche la realizzazione di un grande deposito nell'area industriale di Rende per il quale sono previste nuove assunzioni. Intanto Laghi presenta una proposta di legge contro lo spreco di farmaci

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di Massimo Clausi
12 settembre 2024
19:15

54 milioni di euro. È ricco l’appalto che Poste Italiane ha vinto presso l’Asp di Cosenza per lo stoccaggio, la gestione e la distribuzione dei farmaci e dei dispositivi medici delle aziende sanitarie che fanno capo all’azienda di via Alimena, una delle più grandi d’Italia per budget annuale.

Si tratta solo del primo passo, si legge sui quotidiani specializzati, del nuovo business intrapreso da Poste che sta diversificando sempre più il suo raggio d’azione. Anche perché secondo le stime degli economisti quello della logistica sanitaria è un affare che vale miliardi in Italia, al punto che Poste sta partecipando anche ad altre gare in Campania, Puglia, Piemonte ed Emilia Romagna. Dalla sua le Poste hanno il vantaggio di una rete capillare sul territorio formata da tantissimi sportelli, personale che può recapitare i farmaci a domicilio e anche una linea aerea dedicata al trasporto (Poste Air Cargo).


Tornando all’appalto calabrese, il progetto prevede anche la realizzazione di un grande deposito che dovrebbe sorgere nell’area industriale di Rende che sarà la base hub di tutta la logistica regionale. Per la gestione di questo nuovo hub logistico sono previste anche nuove assunzioni.

Poste gestirà l’operazione attraverso Plurima Spa, società leader della logistica sanitaria che si è distinta durante il periodo della pandemia, di cui ha acquisito nel 2022 il 70% del capitale sociale. Una società che nel 2023 ha fatturato circa 60 milioni di euro.

La gara bandita dall’Asp di Cosenza rientra nel tentativo di ridurre la spesa sanitaria ed accentrare la gestione di farmaci e dispositivi medici, riducendo scadenze e sprechi e controllando meglio l’intero processo, fino alla fornitura al paziente finale. La spesa farmaceutica in Italia raggiunge, infatti, ogni anno l'astronomica cifra di 29 miliardi di euro. Di questi, 8 miliardi finiscono tra i rifiuti insieme ai farmaci inutilizzati che vengono per di più smaltiti spesso con modalità sbagliate. Ciò provoca non soltanto spreco di soldi, ma anche un impatto negativo sull'ambiente.

Un fenomeno che vige anche in Calabria. Non a caso Ferdinando Laghi, Laghi, capogruppo in Consiglio Regionale per "De Magistris Presidente", ha presentato giorni fa in commissione Sanità una proposta di legge sul riutilizzo dei farmaci ad uso umano e veterinario allo scopo di far risparmiare preziose risorse economiche in sanità, a vantaggio soprattutto delle fasce deboli della popolazione e soprattutto per porre un freno allo smaltimento irregolare dei farmaci non utilizzati.

Giornalista
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