In memoria

Il Migrante ignoto, nel Cosentino l’opera dedicata ai morti nel Mediterraneo: «Non sono vite di serie B»

VIDEO | È stata inaugurata in occasione della Giornata internazionale del Mar Mediterraneo a Castiglione Cosentino. L'appello della Chiesa e delle istituzioni locali: «Bisogna fare di più per questi essere umani»

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di Salvatore Bruno
9 luglio 2024
14:00

Dalle acque del Mare Nostrum emerge un nucleo di mani vanamente protese alla ricerca di un appiglio. Sono mani di donne e uomini, mani di bambini, rappresentate nell’opera in metallo fuso dedicata al Migrante Ignoto, realizzata dagli artigiani del ferro Emilio, Giulio e Gianni Zicarelli e donata alla comunità di Castiglione Cosentino.

Non siano vittime di serie B

In occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, don Salvatore Vergara, vicario generale della Diocesi di San Marco Argentano e presidente onorario della Cooperativa Sociale il Delfino, ha proceduto alla benedizione del bassorilievo. «Il Mediterraneo è una culla di civiltà ma anche delle tre maggiori religioni monoteiste – ha detto il sacerdote - Queste religioni, cristianesimo, islam ed ebraismo, devono impegnarsi per la tutela della vita. Perché questo mare da culla di civiltà non può diventare cimitero di vittime. La Chiesa con Papa Francesco ha lanciato un segnale in questa direzione, implorando le istituzioni internazionali affinché si impegnino concretamente contro il traffico degli esseri umani. Non si fa abbastanza per disarticolare queste organizzazioni. E neppure per garantire la tempestività dei soccorsi. Quelle dei migranti non sono vite di serie B».


Progetto artistico Mare Rosso

L’iniziativa è proseguita con un dibattito ospitato nel Frantoio dei Saperi e coordinato da Franco Laratta con l’esposizione delle immagini del progetto artistico Mare Rosso, prodotto della Fondazione Casa San Francesco, diretta da Pasquale Perri. Sono intervenuti tra gli altri, il sindaco Salvatore Magarò ed il consigliere delegato alla cultura ed alle politiche sociali Domenico Bongiorno. «Sono tanti i migranti ignoti che hanno perso la vita, senza nome e che abbiamo voluto ricordare con questa manifestazione - ha detto il primo cittadino - anche per riflettere sul ruolo importante che queste persone potrebbero avere per spingere l'economia di alcuni settori produttivi del nostro Paese, soprattutto del Mezzogiorno».

Giornalista
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