A darne notizia il Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone. L’animale rinvenuto sulla spiaggia tra Tindari e Milazzo
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«In provincia di Messina c’è una tartaruga, sulla spiaggia tra Tindari e Milazzo, grandissima, enorme, ma forse morta, non si muove». Sono state le parole del signor Gioacchino Messina (Legambiente Longano) nel corso di una telefonata al Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone. Il personale del CRTM si è fatto mandare delle foto per capire lo stato in cui versava l’animale. Sorprendenti le immagini che mostravano un esemplare (purtroppo deceduto) di Dermochelys coriacea (tartaruga liuto), la tartaruga più grande al mondo, nonché più rara e più minacciata di estinzione. 900 chili di peso per oltre 2 metri di lunghezza sono le dimensioni che può raggiungere un esemplare adulto di questa specie. Non è affatto comune osservarla nei nostri mari. È una specie pelagica che vive generalmente nei mari caldi e temperati e per questo la sua presenza nel Mediterraneo è piuttosto inconsueta.
«La liuto è tra le specie di tartaruga più a rischio – afferma Tania IL Grande, vicepresidente di Blue Conservancy, la Onlus che gestisce il Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone – poiché la più minacciata dall’inquinamento da plastica, in quanto si ciba esclusivamente di meduse e altri organismi gelationosi, quindi più facilmente confondibili con la plastica dispersa e fluttuante in mare, che viene ingerita provocando danni irreparabili, portando questi animali alla morte.
Grazie alla segnalazione del sig. Messina al nostro centro abbiamo potuto inoltrare il tutto alla Guardia Costiera di Milazzo che insieme alla ASL competente per territorio effettuerà il sopralluogo e disporrà l’eventuale trasferimento all’istituto zooprofilattico per l’esame autoptico, prezioso per capirne la causa di morte ed ampliare gli studi già in atto su questi meravigliosi giganti, preistorici abitanti del mare» - conclude Tania il Grande.