Il predatore può aver iniziato a ripopolare l’area perché attirato dal proliferare di cinghiali di cui principalmente si nutre
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Si susseguono nell'area delle Serre e Preserre vibonesi gli avvistamenti di lupi. Foto e video ne accertano la presenza negli ultimi giorni (ed anche oggi), nei boschi intorno a Simbario (zona Monte Cucco e località Coria), Brognaturo, Mongiana e fra Vazzano e Vallelonga. Una buona notizia, segno che i boschi e le campagne delle Serre in alcuni tratti godono di buona salute e che dai territori della Sila – dove il lupo è sempre stato storicamente presente – qualche esemplare si è spinto più a sud sino appunto alla zona delle Serre ed anche in Aspromonte, riuscendo a riprodursi.
Si tratta di una specie protetta dalla legge. Da quanto emerge il predatore può aver iniziato a ripopolare i boschi delle Serre anche perché attirato dal proliferare di cinghiali di cui principalmente si nutre. In Italia – dalle Alpi all’Appennino – secondo le stime ufficiali si contano fra i 1.500 ed i 2.500 esemplari di lupo con una densità di 1-3 lupi/100 Km2. Le cause della diffusione della specie, dopo secoli di accanita e crudele persecuzione che lo aveva ridotto ad un centinaio di esemplari in tutta Italia nei primi anni ’70, sono da attribuire principalmente alla creazione delle aree protette. Nessun pericolo, naturalmente, per l’uomo (semmai il contrario). Ricordiamo infatti che in Italia l’ultima aggressione di un lupo ad un uomo risale addirittura al 1825 in provincia di Vicenza.