Gli esperti dell’Area marina protetta sono al lavoro con l’Ispra per il monitoraggio. Potrebbe trattarsi dello stesso animale segnalato in passato tra Le Castella e Capo Rizzuto
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Negli uffici della Provincia di Crotone, ente gestore dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto, è da giorni che si lavora senza sosta, in coordinamento con l’Ispra. Obiettivo: monitorare la presenza di un esemplare di foca monaca avvistato per la prima volta nei giorni scorsi tra Capo Colonna e Capo Cimiti dal giovane Jacopo Fodde, che l’ha immortalato in un video. Una rarità, visto che si tratta di una specie in via di estinzione.
«Essendo una specie protetta è chiaro che per noi rappresenta un evento di una certa importanza» spiega Alfonso Cortese, dirigente dell’Amp. Parliamo infatti di uno dei mammiferi più minacciati in natura: «Basti pensare che in tutto il mondo non ce ne sono non più di 700 esemplari, capiamo bene quanto vada tutelato e protetto» aggiunge Guglielmo Liò, che sta monitorando quasi quotidianamente le coste per seguire gli spostamenti dell’animale, ma non ha ancora avuto la fortuna di incontrarlo.
La presenza della foca monaca è stata segnalata anche tra Crotone e Cirò Marina, gli esperti tengono a precisare che in caso di avvistamento bisogna adottare gli adeguati comportamenti per evitare di spaventarla e farle cambiare destinazione: «Innanzitutto non bisogna avvicinarsi, non si deve fare rumore e la si deve lasciare tranquilla perché è probabile che stia scegliendo questo sito per la riproduzione, quindi bisogna lasciarla in pace e non disturbarla» continua Liò.
Non è la prima volta che una foca monaca nuota nelle limpide acque crotonesi: «Già in passato venne avvistato un esemplare, segno tra l’altro della qualità del nostro mare» aggiunge ancora Cortese. «Era il 2004 – ricorda Liò – io era appena un ragazzo e giungevano segnalazioni da Le Castella e Capo Rizzuto. Ci piace immaginare che sia sempre lei, oggi cresciuta come sono cresciuto io, e che sia tornata a farci visita».