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giovedì 19 settembre 2024 | 14:50
Cronaca

Sanità - Elisoccorso, al Giannettasio di Corigliano Rossano iniziati i lavori di adeguamento per il volo notturno. Rizzo: «Serve una rete capillare, a partire dagli hub» - Notizie

Il direttore sanitario dell'Asp di Cosenza spiega che anche le elisuperfici degli spoke di Castrovillari e Cetraro-Paolo subiranno un upgrade. «Si tratta di passo fondamentale nel perfezionamento dei percorsi di emergenza»

di Matteo Lauria

Lavori in corso a Rossano

L’adeguamento della pista di atterraggio per l’elisoccorso notturno all’ospedale “Nicola Giannettasio” di Corigliano Rossano è ai nastri di partenza. Si tratta di un passo avanti fondamentale per potenziare i servizi sanitari in Calabria, permettendo di sfruttare il trasporto aereo d’emergenza in qualsiasi ora del giorno e della notte. A illustrare il progetto e le sue implicazioni è Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, che ha fornito dettagli importanti su come l’elisoccorso si sta organizzando per rispondere alle esigenze sanitarie del territorio. Secondo il direttore Rizzo, i lavori di adeguamento rappresentano un passo fondamentale nel perfezionamento dei percorsi di emergenza: «Si stanno perfezionando i percorsi, per cui ogni patologia avrà un riferimento dove garantire la migliore assistenza. Le elisuperfici sono importanti perché non solo da Corigliano Rossano, ma da tutto il territorio calabrese potranno alzarsi gli elicotteri per raggiungere i posti di migliore assistenza alle cure». L’obiettivo, quindi, è creare una rete efficiente che possa garantire un tempestivo accesso alle cure nei centri specializzati, indipendentemente dal luogo di partenza.

Quanti punti di elisoccorso notturno in provincia di Cosenza?

Attualmente, in tutta la regione Calabria sono previsti 14 punti di elisoccorso notturno, ma il numero potrebbe aumentare in futuro: «Potremmo implementarli – spiega Rizzo – ma è essenziale iniziare con gli spoke e soprattutto con gli hub. Quindi dovremmo realizzare quelli di Cosenza, di Catanzaro e di Reggio, che sono i posti di atterraggio in primis». L’investimento richiesto per l’adeguamento delle elisuperfici non è eccessivo: «Una pista può essere realizzata in qualsiasi comune, anche con spese modeste e a carico di altri settori, penso per esempio alla protezione civile». Il manager dell'Asp di Cosenza conferma che i tre spoke della provincia di Cosenza saranno tutti coperti: «A Castrovillari già si sta pensando a un ampliamento di quella esistente. A Corigliano Rossano stiamo adeguando quella che c'era e su Paola-Cetraro ci sono già delle elisuperfici che verranno adeguate con l'illuminazione notturna».

L'elisoccorso in Calabria: un passato di inefficienza

Il direttore Rizzo traccia un’analisi critica della storia dell’elisoccorso in Calabria, spiegando che l’utilizzo del servizio era spesso inadeguato: «L'elisoccorso da noi è stato utilizzato fino a poco tempo fa molto male: praticamente non volava. È quando si vede volare sempre l'elicottero l'elicottero è bene che voli, perché la spesa per l'appalto viene ammortizzata da un certo numero di voli. Più si vola, più la spesa si ammortizza, meno si utilizza l'elisoccorso, più il costo è esorbitante rispetto al servizio reso». Un’ottimizzazione del servizio, quindi, passa anche da un suo utilizzo costante e programmato, in modo da giustificare i costi e renderlo effettivamente efficace per le emergenze sanitarie. Guardando al futuro, Rizzo anticipa una prossima gara d’appalto per il servizio di elisoccorso in cui verranno introdotti mezzi più adeguati alle esigenze del territorio: «Ci sarà una prossima gara in cui verrà migliorato non solo il servizio, ma anche richiesti dei mezzi nuovi, più adeguati alle esigenze territoriali». Questo rappresenta un passo importante verso un servizio di emergenza più moderno ed efficiente. L'adeguamento delle elisuperfici è un tema che riguarda anche i comuni, non solo per fini sanitari ma anche per la protezione civile. «Vantare un'elisuperficie per atterraggio notturno serve non solo a fornire risposte ai problemi sanitari, ma per qualsiasi problema di protezione civile», conclude Rizzo, sottolineando come l’investimento necessario sia relativamente basso, attorno ai 50-60 mila euro, per realizzare una rete capillare in Calabria.