Un momento di studio e approfondimento sulla biodiversità mediterranea. È quanto andato in scena lo scorso 8 giugno al porto di Tropea, dove la locale Lega navale ha ospitato il catamarano One del Centro velico Caprera-Lega navale italiana. Un appuntamento (il primo evento organizzato ed ospitato dalla Lega navale) nato nell’ambito del progetto M.a.r.e, organizzato con One ocean foundation, programma di sostenibilità ambientale lanciato dallo Yacht club Costa Smeralda nel 2017.

Il presidente Francesco Scuro ha introdotto i numerosi ospiti tra i quali il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, e il nuovo comandante della Capitaneria di porto, Massimiliano Pignatale, che hanno attivamente partecipato ai lavori illustrati dall’equipe scientifica del catamarano One.

L’esposizione dello studio scientifico ha riguardato lo studio dell’ecosistema marino del Mediterraneo che, per come illustrato, pur rappresentando l’1% della massa d’acqua del pianeta, ospita il 18% delle specie marine esistenti. La peculiarità del progetto scientifico è rappresentata dallo studio del dna raccolto nelle varie campionature, che permette una perfetta tipizzazione delle specie marine oggi esistenti nel “Mare Nostrum” presenti sottoforma di cosiddette specie “aliene”, come il granchio blu che pare si stia diffondendo velocemente a scapito di altri organismi endemici nel mar Mediterraneo.