Il Club alpino italiano, sezione di Catanzaro, il prossimo venerdì 13 dicembre 2019, presso la sede sita in Piazza Duomo a Catanzaro, festeggerà la “giornata internazionale della montagna” con un ricco programma.

Il programma

Alle ore 17 verrà inaugurata la mostra fotografica “Montagne di Calabria”, con esposizione di fotografie scattate dai soci durante le escursioni per le montagne calabresi; alle ore 18 verrà presentato il libro “Guida ai sentieri nel Parco nazionale della Sila”, pubblicazione dell’ente parco Sila a cui hanno collaborato alla stesura alcuni soci della stessa sezione Cai Catanzaro; alle ore 19 è prevista una proiezione sulla scalata del Dolcedorme dalla “direttissima”, dedicata al socio Leone Grandinetti a 25 anni dalla scomparsa, avvenuta proprio mentre stava per raggiungere la vetta del tetto della Calabria. Al termine della serata, saranno consegnati riconoscimenti a 22 soci che hanno superato i 25 anni di iscrizione al sodalizio nazionale. Per l’occasione sarà presentato il programma delle attività 2020, che partirà nel mese di gennaio con incontri dedicati all’orientamento e cartografia e proseguirà con altre giornate dedicate all’arrampicata e alle uscite in grotta, curate da esperti del gruppo roccia e speleo della sezione. Il ricco programma escursionistico prevede inoltre le classiche uscite nel Parco nazionale Sila; Parco nazionale Pollino; Parco nazionale Aspromonte; Parco della biodiversità mediterranea di Catanzaro; Parco naturale regionale Serre. Uscite per tutte le gambe quindi, da quelle facili a quelle più impegnative.

La Giornata della montagna

La Giornata internazionale della montagna, istituita dalle Nazioni Unite nel 2002, vuole mettere in evidenza come le montagne e le loro comunità siano ancora trascurate a livello globale. Esse coprono un quarto della superficie terrestre e ospitano il 12% della popolazione mondiale e sono tra gli habitat più minacciati dalla deforestazione, dallo sfruttamento indiscriminato del territorio e, in molti casi, da un turismo mal gestito e dannoso per l’ecosistema. Nonostante le comunità montane siano quelle che a livello globale meno contribuiscono alle emissioni di gas serra, paradossalmente risentono degli effetti negativi del cambiamento climatico con lo scioglimento dei ghiacciai, inondazioni, frane e valanghe che diventano sempre più frequenti. Le montagne sono i più grandi serbatoi idrici e riforniscono d’acqua l’intero pianeta. Oltre il 50% della popolazione mondiale dipende dall’acqua fornita dal territorio montano, ed è ormai evidente che questa situazione non durerà all’infinito.

La tutela della natura e dei paesaggi

L’aver trascurato questi habitat non ha soltanto avuto ripercussioni sulle comunità che vi abitano, ma anche ricadute negative su ogni abitante del pianeta. Tutto questo evidenzia che occorre assolutamente agire per evitare il peggio, programmando strategie per ridurre gli effetti negativi e gestire il territorio in modo più responsabile. Occorre forte sostegno alle comunità locali, migliorare le loro condizioni di vita per evitare lo spopolamento verso le città, e far sì che esse diventino i “veri custodi” delle montagne. In linea con il Cai Calabria e la Crtam (commissione regionale tutela ambiente montano), la sezione Cai di Catanzaro sta portando avanti la sensibilizzazione di problematiche riguardanti la tutela dell'ambiente montano, la salvaguardia del paesaggio e della natura. Le argomentazioni trattate e discusse, riguardano il taglio incontrollato boschivo, in aree Parchi, Sic (siti di interesse comunitaria) e Zsc (zone speciali di conservazione), l'impatto paesaggistico dei parchi eolici e sui potenziali rischi sulla salute dell'uomo della rete G5.