Una vasta area agricola trasformata in discarica di inerti. È quanto hanno scoperto i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cittanova in località “Don Tommasi” del Comune di Cittanova che hanno poi provveduto al sequestro.

 

L’enorme accumulo di materiale era stato semplicemente ”giustificato”, dal proprietario del terreno agricolo, presentando allo stesso comune una semplice segnalazione di inizio attività (Scia), ovvero un’autorizzazione amministrativa per attività imprenditoriali che non prevedono però la trasformazione del territorio e l’alterazione della conformazione del suolo.

Gli indagati

Le ulteriori indagini svolte dai Carabinieri hanno permesso di ricostruire l’iter amministrativo del parere autorizzativo rilasciato dal Comune di Cittanova ed a individuare precise responsabilità e formulare le ipotesi di reato. Quattro sono risultate le persone coinvolte nelle indagini e deferite all’Autorità Giudiziaria: il proprietario dell’area agricola S.F. di anni 22, ed il suo tecnico incaricato dei lavori, A. A. 47 anni; G.G. di anni 38, amministratore unico della società che materialmente ha movimentato il materiale di risulta; G. M. 38 anni, tecnico del Comune di Cittanova.

I reati contestati

Svariati sono i reati ad essi contestati, che vanno dall’abuso edilizio alla falsità ideologica e materiale. Inevitabile inoltre il sequestro dell’area agricola dal valore stimato in circa 20.000 euro. Di difficile determinazione invece risulta il danno ambientale, che va ben oltre il valore della superficie sottratta alla coltivazione; l’assetto idrogeologico, la morfologia dei luoghi, la perdita del  paesaggio rurale che è frutto, in primo luogo, dell’identità culturale di un territorio.