L'associazione La Collina dei veleni, che si occupa da sempre del tema, intende contrastare questa “finta” bonifica che Syndial andrebbe a effettuare nell'ex area industriale
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Il tema della bonifica dell'ex area industriale al centro dell'assemblea pubblica organizzata a Crotone dall'associazione La collina dei veleni, una realtà che si occupa da sempre di questa tematica. Un momento di incontro con la comunità su un argomento molto delicato e sul quale si basa il presente e il futuro di tutto il territorio. Secondo l'associazione, l'azione che dovrebbe andare a mettere in campo Syndial non sarebbe una reale bonifica di tutta l'area contaminata, ma riguarderebbe solo una messa in sicurezza per circa l'80% della zona, e la rimanente percentuale sarebbe oggetto di reale bonifica.
«I cittadini di Crotone, ai quali mi rivolgo – ha dichiarato ai nostri microfoni l'ingegnere Vincenzo Voce, membro de La collina dei veleni – devono capire che quello che vorrebbero approvare è una messa in sicurezza quasi totale del sito industriale. Una tombatura mascherata sotto nomi diversi, dove in realtà tutti i veleni rimangono; gran parte del sito nemmeno verrà trattata, in particolare i 24 ettari dell'area impianti, piena zeppa di sostanze cancerogene, come cadmio, piombo e arsenico. Abbiamo sprecato 10 anni a rincorrere “alberelli”, e abbiamo scoperto che non andavano bene. Vuol dire che adesso inizieremo la lotta per contrastare questa nuova finta bonifica».
L'associazione ha, inoltre, lanciato circa una settimana fa una petizione online per chiedere l'intervento sulla questione del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, riscontrando oltre ventimila adesioni in merito.
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