Primo round favorevole all’amministrazione che chiedeva di mettere in stand-by l’ordinanza del commissario Errigo. Prossima sfida sul futuro dei veleni nella Camera di consiglio del 7 maggio
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
La bonifica del sito di Crotone resta in stand-by. L’atto predisposto dal commissario Errigo è stato sospeso in via cautelare con provvedimento monocratico dal presidente del Tribunale amministrativo regionale dopo che la Regione - nei giorni scorsi - aveva aggiornato il proprio ricorso al Tar.
L’amministrazione guidata da Roberto Occhiuto chiedeva di stoppare l’atto firmato dal commissario per «coordinare, accelerate e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara».
Errigo aveva dato una spinta al processo firmando l’ordinanza che avrebbe dovuto dare il via oggi alle operazioni di rimozione degli scarti prevedendo di lasciarli a Crotone. In seguito alla scelta del generale, tutta la politica si è mobilitata. Provincia e Comune di Crotone hanno chiesto la rimozione di Errigo, così come ha fatto il Movimento Cinquestelle. La Regione ha, invece, scelto un profilo tecnico tentando di sospendere l’iter.
La procedura seguita prevede che si possano adottare misure cautelari monocratiche «esclusivamente “in caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”».
Il Tar Calabria ha rilevato che nel caso della bonifica di Crotone «sussistono i presupposti» per la sospensione dell’efficacia del provvedimento impugnato fino alla camera di consiglio del prossimo 7 maggio, data della seconda sfida tra Regione e Ufficio del commissario sulla bonifica dei veleni dell’ex Pertusola.