VIDEO | Dal 53% di gennaio 2023 al 77,50% dello scorso mese di dicembre. Un incremento che - spiegano gli amministratori - va di pari passo con la diminuzione dei costi di gestione e una riduzione delle tariffe medie a carico dei cittadini
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Un futuro che guarda alla sostenibilità ambientale non può che dipendere anche da buone pratiche come la raccolta differenziata, primo passo per il riciclo dei rifiuti. Secondo gli ultimi dati resi noti da Arpacal la percentuale di raccolta differenziata, in Calabria, registra un totale del 54,4%, con un incremento del 2,40% rispetto all’anno precedente a fronte di una media nazionale pari al 65,5%. Ogni comune è chiamato a fare la sua parte e tra quelli con un incremento maggiore, nella Locride, c’è il comune di Siderno. «Siamo felici perché i sacrifici che abbiamo chiesto in questi ultimi anni sono serviti e i primi risultati cominciano a vedersi - spiega il sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni - Siamo partiti nel gennaio 2023 con la nuova ditta, la ditta Muraca, dal 53% per arrivare a fine anno e quindi a dicembre 2023 con una percentuale media del 77,50%».
Un maggiore percentuale di raccolta differenziata che, spiegano gli amministratori sidernesi, va di pari passo con il contrasto all’abusivismo (col censimento di centinaia di nuove utenze) e una diminuzione del costo complessivo di gestione, con benefici per le tasche dei cittadini. «Siamo riusciti a ridurre i costi rispetto al 2023 di circa 180 mila euro - afferma l'asessore al bilancio Pietro Sgarlato -. Naturalmente questa riduzione dei costi complessivi si ripercuote automaticamente sulla riduzione delle tariffe. Quindi nel 2024 avremo una riduzione pari al 7%, in media, rispetto a quelle che sono le varie utenze che risultano registrate».
Un risultato, spiega il primo cittadino, che rappresenta una base di partenza confortante per il futuro, oltre che una spinta a fare di più. «Abbiamo deciso di ridurre il conferimento dell'indifferenziato con ritiro dei mastelli ogni due settimane, spingendo quindi i cittadini a differenziare meglio e in modo tale da poter ulteriormente aumentare questa percentuale di differenziata che, già nel primo trimestre, sfiora quasi l'80%. Perciò, differenziare conviene e conviene a tutti: all'ambiente e, perché no, anche alle tasche».