Il primo cittadino Giacomo Perrotta: «Portarli in Svezia significherebbe aumentare il costo del conferimento dagli attuali 160 euro a tonnellata, a 360 euro mettendo le mani nelle tasche dei cittadini»
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Tonnellate di rifiuti, sparsi un po' ovunque e senza che si conosca il destino, mentre i turisti continuano a prendere d'assalto la città e mostrare sul web le immagini dello scempio. È questa la drammatica situazione che si palesa in queste giorni a Scalea, già piena di turisti e di residenti rientrati per le vacanze. Il sindaco Giacomo Perrotta, che aggiorna costantemente i cittadini sulla situazione, teme addirittura l'inizio di una (nuova) emergenza sanitaria. «Ad oggi - ha detto il giovane primo cittadino alle nostre telecamere - nella nostra città ci sono circa 200 tonnellate di rifiuti in attesa di essere smaltiti, più sette camion pronti per il conferimento».
Caos e disagi
La situazione dei rifiuti sta diventando critica in tutta la regione e Perrotta prova a spiegarne i motivi. «Il sito della Calabria Maceri è saturo perché non si riescono a smaltire gli scarti destinati al termovalorizzatore di Gioia Tauro». Dalla riunione dell'Ato sarebbe emerso che presto si potrebbe conferire a Crotone, ma al momento non vi è alcuna certezza. Per questo il sindaco di Scalea è stato costretto a guardarsi intorno, prima che la situazione trascenda.
«Di questo passo - confessa Perrotta - saremo costretti a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Portare i rifiuti in Svezia significherebbe portare il costo del conferimento dagli attuali 160 euro a tonnellata, a 360 euro, triplicando le spese. L'appello che rivolgo alla Regione Calabria - dice ancora il primo cittadino - è quello di risolvere la questione quanto prima senza costringerci a conferire i rifiuti all'estero, altrimenti peri Comuni ci saranno ripercussioni anche in termini di bilanci».
Minacce e insulti all'amministrazione
La situazione di criticità ovviamente ha scatenato l'ira di cittadini e turisti, che sui social hanno preso di mira la pagina del Comune di Scalea. «Invito chi ha minacciato di portare i rifiuti davanti al Comune a farlo. Significa soltanto avere un altro sito da bonificare - conclude Perrotta -. Questa situazione non dai dipende da noi sindaci».