Un ordine del giorno e un'interrogazione a risposta urgente per il governatore Oliverio. È quanto presentato dal presidente della terza Commissione consiliare "Sanità e Attività", Michele Mirabello, al Consiglio regionale. 

Il primo provvedimento è volto a richiedere interventi urgenti a seguito degli eventi alluvionali avvenuti fra il 4 e 5 ottobre 2018 a causa della esondazione della diga e del fiume Angitola. «L’esondazione della diga dell’Angitola e dell’omonimo fiume – scrive Mirabello – nelle date sopra richiamate nei tratti di competenza dei comuni di Maierato e Francavilla Angitola, in provincia di Vibo Valentia, ha distrutto gli argini del fiume riempiendo il letto di detriti e depositi di varia natura, invadendo i terreni coltivati dell'aziende limitrofe alle aree di esondazione».

 

Il presidente dopo aver sottolineato che «i terreni sono ancora colmi di acqua, fango e detriti ed in parte risultano irraggiungibili dai legittimi proprietari e che nel tratto in cui il fiume Angitola confluisce con il torrente Gallina l'intasamento di detriti è tale da impedire il normale deflusso delle acque, elemento che determina ancora continue esondazioni a danno dei terreni che hanno messo in ginocchio aziende agricole e piccoli coltivatori» ha chiesto «l’immediato impegno del presidente della Giunta regionale e dell’assessorato di competenza per un intervento di massima urgenza per ripristinare gli argini e per la pulizia del letto dell’Angitola, tenendo in conto che con l’arrivo dell’ormai imminente stagione invernale e l’aumento dei fenomeni piovosi». Continua: «La situazione aggraverebbe la già difficile condizione attuale alterando ulteriormente il normale decorso delle acque e provocando una ulteriore ed ingovernabile situazione di dissesto idrogeologico».

 

Lo stesso consigliere ha poi depositato un'interrogazione a risposta immediata, indirizzata al presidente della Giunta regionale, sui contributi da erogare ai cosiddetti "emodanneggiati", spiegando nell'atto di sindacato ispettivo che «la legge 210 del 1992 reca l'indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni, somministrazioni di emoderivati, e prevede che chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di un'autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto a un indennizzo, nei termini e con le modalità determinati nella stessa legge». 

 

Mirabello ha rilevato che «la legge di stabilità 2015 dispone che agli oneri finanziari, derivati dalla corresponsione degli indennizzi di cui alla legge 210, si provvede mediante l'attribuzione alle Regioni e Province autonome di un contributo di 100 milioni di euro per l'anno 2015, di 200 milioni di euro per l'anno 2016, di 289 milioni di euro per l'anno 2017 e di 146 milioni di euro per l'anno 2018. Il Dm del 27 maggio 2015, adottato di concerto con il ministero della Salute, attribuisce alla Regione Calabria una somma complessiva pari a euro 46.948.425,10 ripartita euro 6. 387.540,83 per l'anno 2015, euro 12.775.081,66 per l'anno 2016, euro 18.459.993,00 per l'anno 2017 ed euro 9.325.809,61 per l'anno 2018».

 

Il consigliere ha concluso appellandosi al decreto ministeriale del maggio 2015, il quale dispone che «le Regioni devono utilizzare i contributi in questione, prioritariamente, almeno per una quota non inferiore al 50% per il pagamento degli arretrati della rivalutazione dell'indennità integrativa speciale relativa agli indennizzi fino al 31 dicembre 2011 e, per la restante parte, a compensazione degli oneri finanziari derivanti dalla corresponsione degli indennizzi a decorrere dal gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2014". Con l'interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale, Mirabello chiede di sapere «quale sia la tempistica di erogazione degli arretrati per il triennio 2012-2014, non ancora saldato, in considerazione del fatto che, relativamente all'annualità 2018, lo stanziamento è stato iscritto in bilancio con delibera di Giunta regionale 196 del 28 maggio 2018 per un importo di euro 3.268.315,19».