San Lucido città esemplare, modello al quale potersi riferire per centrare – nell’immediato e in futuro – progettualità al passo con le richieste dell’Europa in materia di rispetto ambientale, efficientamento energetico e proposte turistiche. Questo è quanto è emerso dal primo incontro di caratura comunitaria, organizzato in Calabria per prospettare iniziative inedite per risolvere criticità e andare incontro alle esigenze del territorio.

Tutte questioni su cui, il Comune amministrato da Cosimo De Tommaso ha dato prova di eccellere, coinvolgendo le realtà di Falconara Albanese e Cosenza, in un progetto che ha incontrato il gradimento di Bruxelles, che ha insignito il borgo del tirreno cosentino del titolo di “smart town”.

All’appuntamento, organizzato presso il Piccolo Teatro accanto al municipio, oltre ai primi cittadini e agli amministratori della fascia costiera compresa tra Acquappesa ed Amantea, hanno preso parte l’assessore regionale Rosario Varì, delegato allo Sviluppo Economico e Attrattori Culturali nella giunta di Roberto Occhiuto, la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, il primo cittadino bruzio, Franz Caruso, il suo omologo paolano Giovanni Politano e quello di Falconara Albanese, Franco Candreva, che diretti nella discussione dal professore  Mario Saverio Ghionna – presidente provinciale  dell’Ordine degli Ingegneri – hanno trovato diversi punti di convergenza per proiettare la Calabria nel futuro, un tempo denso di sfide che non potranno essere sottovalutate.

La sinergia tra enti, tema sul quale hanno insistito tutti gli oratori, si è rivelata l’asso nella manica per l’ottenimento della qualifica di “eccellenza”, un traguardo che per San Lucido significherà maggiori risorse da investire per il benessere della comunità, grazie ai rapporti diretti con le istituzioni europee, attingendo ai fondi direttamente, senza intermediazioni ulteriori, per dare risposte immediate e su misura alle specifiche esigenze di sviluppo dei territori.

«Ora ci aspettiamo di passare alla fase concreta – ha detto il sindaco sanlucidano Cosimo De Tommaso – e cioè quella della progettazione, e chiedere i finanziamenti per una città sostenibile. Per lo sviluppo integrato del territorio, laddove coinvolgeremo in futuro tutti gli altri primi cittadini del tirreno cosentino, e comunque tutti coloro i quali vogliono aderire a questa rete di sindaci».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale Varì, che a proposito di iniziative già messe in campo, ha parlato di un «bando che è stato pubblicato lunedì scorso, grazie al quale le microimprese potranno accedere a dei finanziamenti, con un fondo perduto all’80%, per impiantare pannelli fotovoltaici. Naturalmente – ha concluso il delegato della giunta Occhiuto – i provvedimenti che la Regione e gli altri enti sono in grado di assumere, vanno presi nell’immediatezza, per andare incontro alle diverse esigenze di imprenditori e cittadini».