Rosaria Succurro scrive al Prefetto: «Disfunzioni inammissibili soprattutto nel periodo estivo. Il Comune ha adottato tutte le misure per evitare sprechi»
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Si inasprisce il braccio di ferro tra il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, e la Sorical, determinato dai disservizi nella fornitura di acqua potabile.
Rifornimenti con il contagocce
Da qualche tempo il popoloso centro della Sila accusa una carenza divenuta nelle ultime ore drammatica con il prezioso liquido che non sgorga più dai rubinetti oppure arriva con il contagocce. Per questo Rosaria Succurro ha diffidato la Sorical, intimandole di ripristinare «nel più breve tempo possibile, comunque non oltre 24 ore, il servizio e di fornire spiegazioni in merito alla lamentata disfunzione».
Andremo dal giudice
In assenza di riscontro, il sindaco, che ha già scritto al prefetto, è pronto a rivolgersi ad un giudice per tutelare gli interessi della collettività. In una nota l'amministratrice definisce il comportamento della società di distribuzione dell'acqua «inammissibile, tanto più in estate e con il rischio di incendi boschivi, da mettere in conto. Abbiamo adottato - ha poi sottolineato - misure tempestive per superare definitivamente il problema della carenza d’acqua in estate e disposto l’installazione immediata di contatori di telerilevazione per individuare allacci abusivi e perdite lungo la rete idrica».
Caccia ai furbetti
Rosaria Succurro conclude ricordando gli interventi specifici adottati sugli impianti di Garga e Volpintesta al fine di aumentare la portata d’acqua ed i controlli a tappeto per evitare che dell'acqua potabile si faccia uso distorto andando ad irrigare i campi «volti a scovare e punire eventuali furbetti del proprio, letteralmente, orticello».